Bonus per sistemi di accumulo: come funzionano e come ottenerli

Sono stati emessi dei bonus per i sistemi di accumulo collegati a impianti già incentivati. Scopriamo le modalità per richiederli. 

Bonus incentivi
Bonus-foto pixabay kunnasberg

Da marzo 2023 potrà essere richiesto il credito d’imposta per le spese di installazione di sistemi di accumulo dell’energia collegati ad impianti alimentati da fonti rinnovabili, come ad esempio i pannelli fotovoltaici. A stabilire i termini e le modalità per beneficiare dell’agevolazione è il provvedimento dell’11 ottobre 2022 del direttore dell’Agenzia delle Entrate.

L’agevolazione è prevista dalla Legge di Bilancio 2022 art.1, comma 812 e regolata dal DM 6 maggio 2022 per quanto riguarda le spese sostenute nel 2022. Contiene il modello di domande da mandare alle Entrate.

Chi può beneficiare del bonus accumulo

Incentivi pannelli
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Il bonus per i sistemi di accumulo è utile per chi deve affrontare le spese di installazione di sistemi di accumulo dell’energia collegati ovviamente ad impianti alimentati da fonti rinnovabili. Perciò vale per tutti coloro che hanno intenzione di installare pannelli fotovoltaici.

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Vediamo nello specifico chi può beneficiare di questa agevolazione. Parliamo delle persone fisiche che dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022 sostengono spese che siano documentate, relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti che siano rinnovabili. Vale anche se essi sono già esistenti e beneficiare degli incentivi per lo scambio sul posto.

La domanda deve essere mandata dal 1 marzo al 30 marzo 2023, tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, dal contribuente o tramite un intermediario. Trascorsi 5 giorni dall’invio, viene rilasciata una ricevuta che attesta la presa in carico della domanda oppure l’eventuale scarto con motivazioni.

Il bonus si può usare nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2022. In diminuzione delle imposte dovute poi e l’eventuale ammontare non utilizzato potrà essere rilasciato anche negli anni successivi.

Non è definita l’entità del credito d’imposta, il dato certo è che il planfond delle risorse destinate al bonus è pari a 3 milioni di euro per il 2022. Dieci giorni dopo il 31 marzo 2023 sulla base del rapporto tra ammontare delle risorse stanziata e l’ammontare totale delle spese agevolabili indicate nelle istanze, l’Agenzia delle Entrate comunicherà la percentuale del credito d’imposta che spetta ad ogni soggetto.

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Se l’ammontare complessivo delle spese agevolabili risulta inferiore al limite complessivo di spesa, la percentuale di tax credit sarà pari al 100%. Perciò in conseguenza a questo, l’entità delle spese per le quali si chiede il bonus sarà maggiore, mentre la percentuale dell’agevolazione risulterà minore.