Visto l’arrivo dell’inverno e i vari rincari, molti si chiedono quali siano le regole e i controlli riguardo al riscaldamento con pellet.

PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUITECI SU INSTAGRAM.
Il riscaldamento con pellet e stufe è indubbiamente quello che va per la maggiore in questo periodo. Molte persone hanno deciso di affidarsi a questo sistema per riscaldare le loro abitazioni perché i vantaggi sono numerosi sia a livello economico che di efficienza. Ma la domanda che si pongono è quali siano le regole, controlli e multe che riguardano questo metodo di riscaldamento.
Dal momento che stiamo vivendo una crisi su vari fronti con la guerra in Ucraina, riscaldare la casa sembra diventata un’impresa. I costi sono molto alti e sono previste delle sanzioni per attenuare i costi del gas e per ridurre le emissioni.
Regole e sanzione per il riscaldamento 2022/2023

Quest’anno le regole per l’accensione del riscaldamento, a causa delle restrizioni per ridurre i costi del gas e dell’energia elettrica, sono cambiate. Sono state approvate nuove leggi a livello nazionale e regionale che prevedono una riduzione delle ore e del periodo totale di accensione dei riscaldamenti. Le nuove regole da osservare sono le seguenti.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE>>>Riscaldamento, le regole ufficiali per l’inverno: scopri le informazioni necessarie
Abbassare la temperatura massima che è prevista per gli ambienti riscaldati dai termosifoni di 1 grado per tutte le abitazioni. Orario di accensione del riscaldamento nell’autunno-inverno 2022-2023 deve essere ridotto di un’ora al giorno in tutte le zone climatiche d’Italia, eccetto la zona F che è la più fredda. In questo caso non ci saranno limitazioni per i termosifoni.
Accensione del riscaldamento ridotta di 15 giorni con un posticipo rispetto alla normale attivazione dei termosifoni e anche un anticipo nello spegnimento. Le stufe a pellet sono un’alternativa valida ai termosifoni, inquinano meno e funzionano come le stufe a legna.
Per l’accensione delle stufe a pellet le regole prevedono la possibilità di installare e accendere solamente apparecchi dalle 4 stelle in su. Stufe e caminetto possono invece partire dalle 4 stelle in su e si possono accendere apparecchi con classi di qualità inferiori solamente se costituiscono l’unica fonte di riscaldamento.
Inoltre è previsto il divieto di utilizzo delle caldaie inferiori alle 3 stelle nei comuni classificati montani. Quindi che siano sotto i 300 metri di altitudine e dei camini aperti e stufe a legna. Chiaramente il divieto è imposto solo se c’è un metodo di riscaldamento alternativo.
Per quanto riguarda le sanzioni, sono previste multe fino a 5.000 euro per inosservanza delle regole sulle stufa a legna e pellet. Specialmente per chi usa stufe o camini a legna con una potenza al focolare fino a 10 kW. Le disposizioni sono di solito locali, pertanto occorre consultare le regole della propria città e regione, le regole cambiano da regione e regione.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE>>>Pellet di canapa, è il più economico in commercio ma in Italia esiste?
La Lombardia ha vietato l’utilizzo di impianti di riscaldamento basati su combustione di biomassa e chi non rispetta questa regola incorre da 500 a 5.000 euro di multa. Sono però esclusi da questa norma gli impianti di ultima generazione con prestazioni emissive a 4 stelle. Invece per quanto riguarda il pellet è vietato l’uso di quelle che hanno una potenza termica nominale inferiore ai 35 kW. C’è l’obbligo di usare materiale da ardere conforme alla classe A1.