Aumento livello dei mari: le conseguenze arriveranno prima del 2100

L’impatto maggiore dovuto all’aumento del livello dei mari avverrà già prima del 2100. Lo conferma uno studio. 

Conseguenze innalzamento livello dei mari
Innalzamento mare-foto pinterest orizzonteenergia.it

Uno studio apparso du Earth’s Future si basa sulle rilevazioni del sistema satellitare ICESat-2 LiDAR della NASA invece che sulle rilevazioni radar. E indica che l’area esposta a inondazioni aumenta maggiormente nelle prime fasi dell’innalzamento delle acqua che in quelle successive.

Quindi sentiremo l’impatto dell’aumento del livello dei mari molto prima del previsto. Alcune zone costiere sono situate ad un’altezza media inferiore a quella stimata fino ad ora. Il rischio per loro di inondazione è più concreto.

Finiranno sott’acqua con decenni di anticipo rispetto a quanto viene stimato oggi. Questa è la conclusione a cui è arrivato lo studio apparso su Earth’s Future che rivede i dati sull’elevazione delle zone costiere basandosi su rilevazioni del sistema satellitare ICESat-2 LiDAR della NASA. Prima le stime venivano fatte in base ai dati raccolti con i strumenti radar.

Ci sono nuove stime sull’aumento del livello dei mari

Le conseguenze dell'aumento dei livelli del mare
Innalzamento mari-foto pinterest orizzonteenergia.it

L’innalzamento dei mari è sicuramente una delle conseguenze del riscaldamento globale più temute in assoluto. Sono anni che se ne parla, ma fino ad ora le stime forse non erano così esatta. Molti luoghi potrebbero ritrovarsi sommersi prima del 2100.

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Sono state fatte delle nuove stime sull’aumento del livello dei mari e sono alquanto inquietanti. Il problema sono gli alberi e i cespugli, perché il radar non è in grado di penetrare del tutto la vegetazione e quindi sovrastima l’altezza della superficie restituendo un risultato inesatto.

Usando quindi i dati satellitari emerge una fotografia differente che richiede alle comunità sulla costa di accelerare i preparativi per adattarsi all’arrivo delle acque. Fino ad ora i modelli di elevazione del terreno basati su radar applicati fino ad ora suggeriscono che l’aumento dell’area al di sotto del livello medio del mare, potenzialmente esposta a inondazioni permanenti accelererà con il procedere dell’aumento del livello dei mari. Dato che all’inizio sarà limitato.

Ma con i nuovi e più accurati dati di elevazione LiDAR è stato riscontrato lo schema opposto, con l’aumento più rapido dell’area esposta che si verifica nelle prime fasi dell’aumento del livello dei mari. Quindi la rianalisi con dati satellitari peggiora le stime.

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In gran parte dei paesi analizzati in questo studio, la maggior parte di questo aumento dell’area inondata avverrà mentre si accumula il primo metro di innalzamento delle acqua. E questo accadrà entro i primi 2 metri in quasi tutti i paese. La stima è che entro il 2100 l’Ipcc l’aumento degli oceani globali potrebbe attestarsi tra 60 cm e 1,1 m.