Punteruolo nero, perché rappresenta una grande minaccia

Il punteruolo nero è una minaccia per l’agricoltura, nello specifico per una pianta in particolare. 

Punteruolo nero minaccia per fico
Punteruolo nero-foto pixabay orizzonteenergia.it

Un coleottero importato per sbaglio è diventato una minaccia seria per una delle piante più iconiche del Mediterraneo, il fico. Si chiama Aclees Taieanensis ed è considerato una minaccia. Appartiene alla stessa famiglia del Punteruolo rosso, solo che il nero si nutre del legno della pianta del fico.

È stato identificato per la prima volta nel 2005 in Toscana, oggi ha raggiunto la Calabria. Si tratta di una specie originaria di Taiwan che è stata accidentalmente introdotta in Europa. Il primo ritrovamento in Italia risale al 2005 in un vivaio di Pistoia.

Questa specie è oligofaga su piante del genere Ficus, risultando una minaccia per il fico comune, Ficus carica. Gli adulti si nutrono di foglie e infruttescenze in maturazione rendendole invendibili. Ma la cosa peggiore sono le larve xilofaghe che scavano delle gallerie di alimentazione all’interno del tronco e delle radici superficiali compromettendo il flusso linfatico dell’albero.

Il punteruolo nero è un problema per il fico

Pianta fico minacciata da punteruolo nero
Pianta fico-foto pixabay orizzonteenergia.it

Da rintracciare il punteruolo nero è difficile, rappresenta uno dei maggiori limiti al controllo dell’insetto e nonostante la sua dannosità, al momento non esiste alcun Regolamento comunitario o normativa nazionale che individua una lotta obbligatoria per limitarne la diffusione. Dal momento che di fatto non è considerato una specie invasiva da quarantena.

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Il punteruolo nero del fico è un coleottero le cui larve si sviluppano scavando delle gallerie profonde nel tronco del fico, portandolo in questo modo alla morte. Per questo sono una serissima minaccia. Ci si può accorgere che sono presenti questi coleotteri osservando la base del tronco, se esso presenta fori e ferite è probabile che tratti di un infestazione.

Molti vivaisti e molti agricoltori hanno segnalato la presenza di questi insetti esotici sulle piante di fico che se non curate possono anche morire in poco tempo. Il tronco degli alberi viene scavato dalle larve che si cibano del legno causando dei seri danni agli alberi.

Il punteruolo nero è arrivato in Italia e Francia tramite gli scambi commerciali. Ha raggiunto la Liguria, Toscana, Veneto, Abruzzo e Marche. Con il passare degli anni è destinato ad espandersi ancora di più. Gli esemplari adulti svernano negli anfratti della corteccia o tra le radici del fico e quando le temperature sono più miti a primavera inoltrata fuoriescono per cibarsi e accoppiarsi.

Le femmine depongono singole uova all’interno della corteccia dell’albero, nella zona del colletto, scavando un piccolo solco con il rostro di cui sono dotate. Dall’uovo poi fuoriesce una larva che scava una galleria dentro al tronco, attraversando diversi stadi di sviluppo prima di impuparsi sempre all’interno del tronco, in una galleria scavata sotto la superficie della corteccia. Quando il coleottero diventa adulto, rompe la corteccia e risale l’albero andandosi a cibare di giovani foglie, germogli e frutticini.

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I danni causati dal punteruolo al fico possono essere molto gravi, le piante adulte possono perire dopo alcuni anni di infestazione a causa delle numerose gallerie scavate nel legno che compromettono, da una parte la capacità della pianta di assorbire nutrimenti e aprono la porta a infezioni causate da microrganismi patogeni. Al momento si conosce poco del punteruolo e quindi è difficile comprendere come eliminarlo.