I serpenti sono tra gli animali più inquietanti e spaventosi, ma allo stesso tempo scatenano molta curiosità.

I serpenti mangiano davvero le persone? Questa è sicuramente una delle domande più ricorrenti riguardo a queste creature. D’altronde negli anni se ne sono sentite tante di storie di persone ingoiate intere da grossi serpenti, ma sono anche difficili da dimostrare.
Al momento c’è solo un caso davvero accertato ad oggi, ed è quello di Akbar, un ragazzo di 25 anni dell’isola indonesiana di Sulawesi che è stato ritrovato nel 2017 all’interno di un pitone reticolato. È chiaro che la modalità in cui è avvenuto questo strano fatto ha destato molta curiosità.
In molti documentari vediamo di fatto serpenti che ingoiano prede molto più grandi di loro. Quindi è lecito domandarsi se davvero un serpente può mangiare un essere umano. Scopriamo allora la risposta a questa domanda.
Un serpente può mangiare un essere umano?

Quindi un serpente può mangiare una persona? Che i serpenti attacchino le persone è vero, già nei primi anni ’70 infatti un ricercatore di nome Thomas Headland, che si era trasferito nella foresta pluviale filippina per studiare un gruppo indigeno, parlando con loro ha scoperto che il 26% degli uomini era stato attaccato da pitoni. Solo 6 persone erano state però uccise e trovate all’interno di alcuni di questi rettili. Perciò la risposta alla domanda, se i serpenti possono mangiare una persona è sì.
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Uno dei primi casi riportati sui media è avvenuto nel 2022 vicino a Durban, in Sudafrica. Secondo le testimonianze di alcuni bambini un loro amico era stato ingoiato da un pitone africano e per quello è sparito senza lasciare alcuna traccia.
Su internet da quel momento sono iniziati a circolare molti articoli al riguardo, che riprendevano le stesse foto di serpenti. Cambiava però il luogo di avvistamento che a volte era in Cina, altre in Sudafrica e via dicendo. Tutte ritraevano lo stesso esemplare.
Tuttavia queste storie sono difficili da dimostrare e prive di prove reali di fatto. Non esistevano prove di serpenti mangiatori di uomini fino al 2017 con il caso di Akbar. Il giovane 25enne che raccoglieva olio di palma in un villaggio dell’isola di Sulawesi in Indonesia è diventato il primo esempio documentato delle capacità di alcuni pitoni di inghiottire le persone.
Di fatto però i serpenti non hanno un atteggiamento aggressivo a meno che non si sentano in pericolo o minacciati e allora reagiscono. Ogni anno nel mondo sono 5 milioni le persone morse da serpenti e tra le 81 e 137 mila muoiono, specialmente in Africa, Asia e America Latina dato che non c’è un’assistenza medica adeguata.
Il giovane Akbar si era trovato faccia a faccia con un pitone reticolato che può arrivare anche fino a 6 metri di lunghezza. Era probabilmente in cerca di cibo. Questi serpenti stritolano la preda e non la mordono, poi una volta uccisa la ingeriscono intera anche se è tre volte più grande della loro testa. Il modo in cui possono fare questo è grazie a un pezzo di tessuto connettivo tra il cranio e la mascella, che è molto elastico. Quindi il serpente muove i due lati separatamente e inghiotte la prese piano piano.
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A quel punto però devono anche digerire, fortunatamente il loro apparato digerente è altrettanto elastico e si adatta a tutte le dimensioni. Solo quando la preda entra nello stomaco si attiva il processo digestivo, rafforzando i muscoli del cuore per pompare più sangue e accelerare il metabolismo. Possono digerire per diversi giorni e settimane e dato che sono immobilizzati dal grande rigonfiamento sono anche vulnerabili. In questo modo al squadra di ricerca ha ritrovato Akbar, era completamente vestito ancora all’interno dello stomaco del serpente.