Scoperta sorprendente: generalmente viveva in zone più fredde

È stata scoperta una nuova foresta di Kelp alle Galapagos , a condurre la ricerca è stata la fondazione Charles Darwin.

Trovate alghe kelp in Galapagos
Alghe Kelp-foto pixabay orizzonteenergia.it

È incredibile la scoperta che ha fatto la Charles Darwin Foundation, ha trovato nuova specie di Kelp, un tipo di alga che di solito vive in acque più fredde. Si è scoperta proprio una foresta di alghe sulla cima di una montagna sottomarina ad una profondità di circa 50 metri nelle isole Galapagos meridionali.

La ricerca è stata condotta insieme alla Galapagos National Park Directorate e National Geographic, questa ricerca ha caratterizzato l’ecologia di questo nuovo ecosistema. Le alghe marine sono alghe brune, famose per raggiungere dimensioni molto grandi che formano foreste marina ad alta densità. Sono simili alle barriere coralline e alle mangrovie.

Queste foreste sono importanti per il mantenimento della biodiversità marina, dato che forniscono protezione e cibo a molte specie. Essendo alghe di acqua fredda, si trovano sopratutto nelle regioni caldo-fredde o polari e anche nelle zone costiere poco profonde poiché hanno bisogno di luce costante.

Scoperte alghe Kelp nelle Galapagos

Alghe Kelp nuova scoperta
Alghe Kelp-foto pixabay orizzonteenergia.it

Pur essendo le alghe Kelp originarie di acque fredde, sono state scoperte nella Riserva Marina delle Galapagos. Si tratta di un nuovi record di specie di questo tipo di alga che fino ad ora è stato trovato in acque appunto sempre fredde.

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Dato che le immersioni subacquee standard sono limitate a una profondità di 40 metri, i ricercatori si sono affidati a nuove tecnologie, come veicoli telecomandati per poter esplorare e documentare gli ecosistemi di acqua profonde.

Grazie quindi all’installazione di un artiglio meccanico al ROV, nel 2018 la professoressa Maria Altamirano che si trovava nell’arcipelago come coordinatrice dell’Università di Malaga, insieme al ricercatore dell’Università di Granada Julio de la Rosa, hanno realizzato esemplari di questa alga appena registrata. È stato fondamentale per determinarne la tassonomia ed è ancora in fase di studio.

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Gli scienziati hanno concluso che sapere che ci sono intere foreste marine brullicanti di vita di cui non sapevamo nulla a soli 50 m di profondità, serve a farci capire quanto ancora abbiamo da esplorare e scoprire oltre che proteggere chiaramente. Perché tutte le nuove scoperte che riguardano la natura e l’ambiente devono essere tutelate e preservate.