Fast food, cambiamenti in arrivo: tutto per essere più ecosostenibili

Il mondo sta andando sempre di più vero un’ottica green in tutto e per tutto. Anche i fast food stanno andando in questa direzione. 

Fast food rifiuti
Fast food-foto pixabay orizzonteenergia.it

I fast food stanno per affrontare il percorso verso l’ecosostenibilità, sia nell’Unione Europea che negli Stati Uniti, molte aziende che operano in questo settore si stanno muovendo in modo concreto per entrare in un ottica green.

La riduzione della plastica da parte dei colossi della ristorazione rischia di essere un inganno. Macron aveva promesso tempo fa che la Francia avrebbe fatto una guerra alla plastica monouso e la Francia di fatto è uno degli Stati più avanzati sul tema di spreco delle risorse.

Durante la campagna elettorale della scorsa primavera aveva rincarato la dose, sostenendo che si trattava solo dell’inizio e che gli obiettivi da raggiungere erano molti. Un paio di settimane fa è stata data applicazione a una norma contenuta nella legge Agec del 2020.

I Fast food devono eliminare la plastica monouso

Mcdonald eliminare plastica monouso
Mcdonald-foto pixabay orizzonteenergia.it

I luoghi di ristoro e fast-food devono usare le stoviglie riutilizzabili al posto delle confezioni usa e getta, questa è la nuova legge in Francia applicata nel 2020. Il percorso per arrivare fino a questo punto ha avuto inizio tre anni fa e si concluderà nel 2040 secondo un iter delineato dal governo francese.

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L’obiettivo è trasformare l’attuale economica fondata su basi lineari in economia circolare. Molti erano scettici riguardo alla collaborazione dei colossi del fast-food verso politiche che modificano imballaggi, logistica, trasporti delle materie prime e che incidono sui costi.

Il cibo veloce costa poco e questo è il suo punto di forza e non è per forza detto che il consumatore sia disposto a spendere di più per mangiare lo stesso panino. Nello specifico la norma prevedere che i ristoranti con più di venti posti a sedere forniscano piatti, posate, tazze e bicchieri del tutto riutilizzabili e lavabili. Le stesse regole valgono per mense e caffettiere.

C’è però un’eccezione consentita, ossia i contenitori non riutilizzabili possono essere impiegati per l’asporto e le consegne a domicilio. Le nuove confezioni devono essere lavabili con un ciclo di lavastoviglie e sessanta grandi per poter consumare meno acqua ed energia elettrica. In Francia ci sono poi trentamila punti di ristoro che appartengono a catene di fast-food che vendono circa sei miliardi di pasti l’anno. Queste attività quindi vanno a produrre oltre centottanta tonnellate di rifiuti.

I grandi marchi si sono adeguati in qualche modo alle decisioni francesi, come McDonald’s, Starbuscks e anche Burger King. Sono mesi che lavorano a soluzioni che possano mantenere la linea estetica del marchio ma essendo più ecologica.

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Le norme e regole in arrivo prevedono che non si potranno usare più plastiche riciclate certificate tramite leggi nazionali, ma sarà necessario che siano prodotte tramite una tecnologia adatta di riciclo e per questo è stato istituito un registro unico dell’Unione dei riciclatori e degli impianti di riciclo e decontaminazione.