Potrai non trovarlo più nei suoi supermercati: causa siccità la produzione è diminuita

La produzione di riso è in calo a causa della siccità, quest’anno verranno coltivati 8 mila ettari in meno.

Riso problema coltivazione siccità
Riso-foto pixabay orizzonteenergia.it

La siccità ha colpito anche le coltivazioni di riso, il cambiamento climatico sta continuando a causare una serie di danni importanti all’agricoltura con dei cambiamenti repentini e anomali delle temperature e l’alternarsi di alluvioni e siccità.

Quest’anno in Italia verranno coltivati circa 8 mila ettari di riso in meno, si coltiveranno appena 211mila ettari, ai minimi da trent’anni. L’Italia garantisce il 50% della produzione dell’Unione Europea con le sue 1,5 milioni di tonnellate di riso all’anno.

Il riso è una coltura che ha bisogno di acqua per crescere e la sua presenza è molto importante perché garantisce l’equilibrio ambientale e faunistico di interi territori. Nell’ultimo anno la produzione di riso è crollata del 30% a causa dell’instabilità meteorologica.

La coltivazione del riso è crollata per la siccità

Risaie a rischi siccità
Risaiee-foto pixabay orizzonteenergia.it

Nell’ultimo anno la produzione di riso è crollata del 30% per via della siccità. Si è creata una condizioni di insicurezza negli agricoltori che sono spinti ad abbandonare le risaie. Si tratta di una situazione che allarma molto perché ha delle conseguenze non solo sull’ecosistema ma anche sull’economica e sull’occupazione.

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In Italia le risaie sono concentrate sopratutto sulla Lombardia, Piemonte e Veneto. In queste aree però è caduto il 40% di pioggia in meno rispetto alla media storica. La siccità sta preoccupando tutte le coltivazioni in generale, l’allarma siccità lanciato dagli agricoltori riguarda appunto tutte le coltivazioni.

La situazione dei fiumi e laghi è drammatica, la condizione del Po in secca con le rive sabbiose come se fosse estate ne è l’esempio. E rappresenta la situazione di tutti i fiumi del Nord Italia, dove in generale tutti i grandi laghi sono sotto il livello ed è calato il potenziale idrico della neve.

La situazione è peggiore dello scorso anno quando a causa della siccità si sono persi circa 6 miliardi di raccolti. Coldiretti sostiene che per fronteggiare il problema occorre realizzare un piano di invasi per contrastare la siccità e aumentare la raccolta di acqua piovana che oggi è ferma ad appena l’11%.

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Ci sono già pronti degli interventi cantierabili che garantiranno acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento che è necessario anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy. L’irrigazione può davvero fare la differenza consentendo anche di triplicare le rese in campo.