Tecnologie di evoluzione assistita, come cambia l’agricoltura

L’agricoltura digitale e big data, si può risparmiare fino al 20% contro la siccità. Ecco in che modo. 

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Agricoltura-foto pixabay orizzonteenergia.it

Si stanno facendo grandi passi nel campo dell’irrigazione automatica anche grazie alle tecnologie di evoluzione assistita che riproducono i meccanismi dello sviluppo biologico. L’agricoltura è indubbiamente il primo settore a soffrire per la mancanza di acqua associata alla crisi del clima.

Con le precipitazioni che lo scorso anno erano praticamente un terzo inferiori alla media storica. I danni alla sola produzione nazionale associati agli aventi meteo estremi sono ammontati a 6 miliardi, il 10% circa della Plv agricola italiana, in un contesto già in difficoltà per l’aumento esponenziale dei costi di produzione dovuto al caro energia.

Risulta fondamentale quanto le risorse idriche siano importanti per l’agricoltura, che ne assorbe a livello globale il 70%. Si tratta di un tema sempre più strategico su cui si stanno concentrando soluzioni dell’agritech, sia per la disponibilità di acqua per il suo utilizzo in funzione antispreco.

Come risparmiare acqua per contrastare la siccità

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Agricoltura-foto pixabay orzzionteenergia.it

È fondamentale risparmiare acqua di questi tempi, l’agricoltura sta già soffrendo molto ed è fondamentale garantirle acqua. Inoltre è importante anche non sprecare acqua usando per esempio sistemi di irrigazione automatizzati e controllati tramite app sugli smartphone.

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La maggior parte degli strumenti per quanto riguarda la svolta tecnologica riguarda la mappatura e il monitoraggio da remoto dei terreni, l’analisi dei fattori ambientali e geologici e ancora il monitoraggio di macchine e attrezzature e la gestione e organizzazione delle risorse idriche.

Secondo una ricerca di Coldiretti, per aumentare le rese e garantire sostenibilità e difesa ambientale bisogna usare le nuove tecnologie applicate alle produzioni agricole. Si parla di sensori antisiccità per salvare i campi alle trappole hi tech per proteggere i raccolti dai parassiti e poi sistemi integrati con satelliti e computer per risparmiare fino al 20% di acqua fino alle nuove tecnologie di evoluzione assistita.

L’organizzazione che collabora con l’ambasciata israeliana ha rafforzato i contatti con le maggiori realtà di ricerca tecnologica israeliane e le start up più promettenti che ci sono per migliorare le rese e la competitività del Made in Italy.

È importante tenere sotto controllo precipitazioni, temperature e umidità di fronte alla prospettiva di una strutturale carenza di precipitazioni rispetto al passato. Per esempio questo lo fa già la centralina meteo LoRain che permette un monitoraggio tempestivo dei dati per poter pianificare le irrigazioni risparmiando fino al 20% dell’acqua, oltre a far scattare allerte per possibili invasioni di insetti e ottenere previsioni meteo localizzate con sensori virtuali per la velocità del vento e anche della radiazione globale.

A sostenere il lavoro nei campi c’è anche l’intelligenza artificiale usata per monitorare la diffusione dei parassiti, si tratta di un mini robot che è in grado di aiutare nella preparazione e diserbo dei terreni, nella semina, irrigazione e raccolta.

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La novità più attesa è però la tecnologia di miglioramento genetico che permette di riprodurre in modo preciso e mirato i risultati dei meccanismi alla base dell’evoluzione biologica naturale, raggruppate sotto alla denominazione di Tea, ossia Tecnologie di evoluzione assistita. Parliamo dei vecchi Ogm e le nuove biotecnologie.