Si può installare il fotovoltaico in condominio? La domanda è se il singolo proprietario può installare pannelli solari se l’assemblea condominiale rifiuta.

Sempre più persone vogliono installare pannelli fotovoltaici per trarre energia dal sole. Ma se un singolo proprietario che vive in un condominio vuole installarli e l’assemblea rifiuta la sua proposta, lui lo può fare ugualmente?
Scopriamo cosa dice la legge al riguardo. Chiaramente vivere in un condominio pone dei limiti quando si tratta di fare dei cambiamenti alla propria abitazione. Bisogna sempre chiedere permesso agli altri condomini prima di poter effettuare dei lavori.
Ma è così anche quando si tratta di migliorare l’apporto energetico usando risorse rinnovabile e pesando quindi meno sull’ambiente? Il governo sta spingendo sempre di più verso questa direzione pertanto potrebbe supportare queste persone.
Si può installare il fotovoltaico in condominio?

Il fotovoltaico è il futuro non c’è dubbio e il governo sta spingendo sempre di più verso una direzione green e sostenibile. Sfruttare una risorsa rinnovabile e inesauribile come il sole è la soluzione migliore. Tuttavia siamo ancora ben lontani dall’ottenere il risultato desiderato, ossia che tutti abbiamo il fotovoltaico.
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Specialmente perché quando si vive in un condominio, tutti devono essere d’accordo con i cambiamenti. La giurisprudenza di fatto ha più volte affrontato questo argomento, soffermandosi sulla possibilità di impugnare la deliberazione con cui l’assemblea esprime il parere negativo all’installazione dei pannelli solari, voluta da uno dei condomini.
Il Codice civile ha previsto una norma specifica per il fotovoltaico in condominio. La legge sostiene che è consentita l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinati al servizio di singole unità del condominio sul lastrico solare, ossia su ogni altra superficie che sia idonea e sulle parti di proprietà individuale dell’interessato.
Pertanto il condomino che vuole installare i pannelli solari può farlo installando l’impianto su una della parti comuni dell’edificio, come per esempio sul tetto o lastrico senza chiedere il permesso all’assemblea e l’opera però non comporta alcuna modificazione delle parti in comuni.
Se l’installazione impatta sulle parti comuni, il condomino deve comunicarlo all’amministrazione indicando il contenuto specifico e le modalità di esecuzione dell’intervento. Quindi l’assemblea può prescrivere con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli interventi e almeno 2/3 del valore dell’edificio, delle modalità alternative di esecuzione.
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Oppure possono essere imposte cautele e salvaguardia delle stabilità, della sicurezza o decoro architettonico dell’edificio. Infine l’assemblea può stabilire una ripartizione del lastrico, del tetto o della parte in comune dove sono posti i pannelli. Può essere subordinata l’esecuzione alla prestazione di un’idonea garanzia per i danni eventuali.