Gli scienziati in difficoltà: la nuova scoperta per loro è inspiegabile

Il telescopio James Webb ha scoperto 6 galassie impossibili. Nessuno si sa spiegare questo fenomeno incredibile.

Galassie scoperte nuove
Galassie-foto pixabay orizzonteenergia.it

Sono comparse sei galassie enormi e antichissime che sfidano le teorie cosmologiche, nelle immagini di campo profondo del telescopio James Webb. In teoria non potrebbero esistere, potrebbero cambiare totalmente il modo in cui conosciamo l’Universo e la sua evoluzione.

Gli scienziati hanno definito il fenomeno impossibile. Il motivo è che sono troppo grandi per essere spiegate dalle teorie cosmologiche attuali. Le sei galassie hanno un’età stimata di oltre 12 miliardi di anni e questo significa che che si sono formate solamente tra i 500 e 700 milioni di anni dopo il Big Bang, ossia l’evento che ha dato vita all’espansione dell’Universo.

La domanda che ci si pone è come abbiamo fatto ad accumulare così tanta massa se hanno avuto di fatto così poco tempo per crescere. Al momento gli astrofisici non se lo sanno spiegare e proprio per questo ritengono l’evento impossibile.

Scoperte sei galassie impossibili

Sei galassie scoperte
Galassie-foto pixabay orizzonteenergia.it

Queste galassie impossibili per gli astrofisici sono state anche soprannominate rompi Universo, perché la loro scoperta potrebbe davvero stravolgere le più accreditate teorie cosmologiche relative all’evoluzione delle galassie e dell’Universo stesso.

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È quindi una scoperta davvero incredibile che pone la ricerca scientifica ad un bivio. A scoprire le galassie è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati della Swinburne University of Technology di Melbourne che hanno usato il telescopio James Webb. Hanno collaborato con i colleghi del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Yale e con altri istituti.

Le galassie sono state individuate nelle immagini di campo profondo catturate dal Webb durante i suoi primi mesi di attività operativa. Questo telescopio riesce a guarda molto più lontano e indietro nel tempo rispetto a qualsiasi altro strumento.

Questo ha permesso di scoprire la galassia più antica e lontana di sempre, nata 350 milioni di anni dal big Bang. Ma questa galassia è piccola e compatibile con le teorie cosmologiche, mentre i sei colossi individuati di recente no perché hanno fino a 100 miliardi di volte la massa del Sole, significa più massa di quella che si calcolava all’epoca per l’intero Universo.

Non sono mai state osservate galassie di queste dimensioni colossali così presto dopo il Big Bang. Quindi questa scoperta potrebbe trasformare la comprensione di come si sono formate le prime galassie nel nostro Universo. Si mette così in discussione l’intero quadro della prima formazione delle galassie.

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Tuttavia ci troviamo davanti a dati preliminari, non è ancora certo che si tratti di vere galassie. Gli astrofisici cominceranno a determinare distanze e dimensioni con più accuratezza. Potrebbero trattarsi anche di buchi neri supermassicci di un tipo mai visto prima d’ora.