Orto rialzato, costruirlo è davvero un gioco da ragazzi: le dritte

Volete costruire un orto rialzato in giardino o in terrazza? Ecco come farlo, il risultato è davvero incredibile.

Orto rialzato vantaggi e come farlo
Orto rialzato-foto pixabay orizzonteenergia.it

L’orto rialzato è una delle soluzioni ideali per coltivare verdure e ortaggi di ogni genere, evitando contaminazioni e approfittando sempre di un terriccio molto fertile. I vantaggi sono moltissimi, per esempio il suolo non viene calpestato di continuo, si riduce lo spreco idrico e di altre risorse naturali e gli ortaggi sono anche più salubri.

Ma come fare a realizzarlo in giardino oppure in terrazza con dei materiali di riciclo? L’orto sollevato permette alle piante di crescere più facilmente e il suolo risulta più in salute, in questo modo i prodotti della terra risultano più gustosi, ricchi di sostanza nutritive e privi di contaminazioni.

I passaggi da realizzare per avere questo orto sono diversi. Intanto si può implementare su grandi spazi coltivabili come un ampio giardino, sia in luoghi meno estesi come un modesto balcone. È un’idea versatile che rende l’autoproduzione ortofrutticola accessibile a tutti.

Come realizzare un orto sollevato

Orto rialzato come costruirlo
Orto sollevato-foto pixabay orizzonteenergia.it

Creare un orto sollevato è semplice, potete scegliere le varietà che volete da piantare ma chiedete a un esperto poiché alcune piante non sono adatte a crescere in alcuni ambienti. Per fare un orto del genere bisogna usare contenitori appositi, dei cassoni che permettono di contenere la quantità sufficiente di terriccio affinché le piante crescano rigogliose.

Hai l’orto pieno di lumache? Questi i rimedi naturali per allontanarle

Non sono note le origine degli orti rialzati, le prime tracce storiografiche risalgono al Medioevo quando venivano costruiti dei piani rialzati per la coltivazione di ortaggi, circondati ad recinzioni in ferro anche appuntite.

Questo sistema assolveva a due compiti, evitare il furto del raccolto e rendere l’accesso all’orto più difficili da parte dei roditori, rettili e altri animali. Nel diciottesimo secolo questi orti rispondevano a necessità cittadine. A Parigi molti coltivatori ricorrevano a cassoni rialzati per avviare piccole produzioni in contesti urbanizzati. Si usava il letame di cavallo come fertilizzante.

Oggi invece gli orti sospesi vengono usati a scopo ornamentale per la coltivazione di fiori. Si usa per trasformare spazi cementificati in giardini verdi, belli da vedere ma anche da assaporare. I vantaggi dell’orto rialzato sono molti. Il terreno è più fertile perché non viene calpestato, ci sono minori contaminazioni con agenti chimici e altro. Inoltre la crescita delle piante risulta più veloce, perché il quantitativo di terra rimane ridotto e il perimetro in legno trattiene il calore.

Poi si sprecano meno risorse in questo modo, e gli orti sollevati sono perfetti per ridurre gli sprechi di risorse naturali. Infatti si usa meno acqua e un minor quantitativo di concimi organici. Per costruire un orto rialzato ci vuole poco, serve poca manualità e un pò d’ingegno.

La prima fase per realizzare un orto sollevate consiste nella progettazione. Prendete le misure dello spazio coltivato e valutate l’esposizione. Bisogna valutare le dimensioni e altezza, poi bisogna dotarsi dell’occorrente.

Servono quindi assi di legno anche riciclate, vernice a-tossica per legno fissativa e isolante, gambe per mobili da recupero in legno o metallo, cocci, ghiaia e pallina di argilla espansa, martello e chiodi e anche trapano o avvitatore.

A questo punto si passa all’assemblaggio, come prima cosa realizzare il cassone che dovrà contenere il terriccio. Le proporzioni del terriccio si basano sul tipo di ortaggi scelti che possono essere tuberi, patate o anche carote.

Si parte costruendo il perimetro del cassone, unendo gli assi a propria disposizione con dei chiodi oppure delle viti autoriflettanti fino ad ottenere una forma quadrata o rettangolare. Si fissa poi il fondo del contenitore sempre usando le assi o pellet. Poi si fissano le gambe per mobili in modo che l’orto possa essere rialzato da terra.

Si passa poi infine la vernice a-tossica fissativa o primer per legno, in modo che il contenitore appena realizzato non subisca l’azione degli agenti atmosferici. Bisogna verificare le caratteristiche della vernice e la compatibilità con la coltivazione.

Orto sinergico: cos’è e da dove partire per crearne uno

C’è poi la fase di fissaggio, aspettate che la vernice sia asciutta e poi fissare l’orto sollevato al terreno o alla pavimentazione del proprio balcone. Per evitare che si rovesci con urti accidentali per esempio. Se l’orto verrà adagiato contro una parete si possono usare le fascette fissative da far passare intorno alle gambe del contenitore. Ricordatevi di fare i fori sul fondo in modo che l’acqua possa defluire evitando ristagni. Riempite poi con ghiaia, cocci e palline di argilla espansa e tutto il resto.