Brutte notizie, il 2023 non promette nulla di buono: il motivo

Questo nuovo anno sarà il più caldo di sempre, anche più dell’anno passato. Ecco l’allarme lanciato da Coldiretti. 

Siccità emergenza Coldiretti
Lago secco-foto pixabay orizzonteenergia.it

I cambiamenti climatici si sentono sempre di più e il più grave è la siccità che può causare grossi problemi all’agricoltura come abbiamo già potuto vedere l’anno scorso. Sono già 300mila le imprese a rischio in Val Padana e il 2023 l’anno più caldo di sempre secondo Coldiretti.

Questa stima è netta e senza possibilità di errore. Secondo un report nel solo primo bimestre le temperature sono aumentate di 1,44 gradi e la siccità ha stretto l’Italia in una morsa con un inizio anno che è il più caldo mai visto, con una temperatura di 1,44 gradi in più rispetto alla media nei primi due mesi.

Il problema maggiore è chiaramente la carenza idrica, che è appunto il tema centrale affrontato da Coldiretti che lancia l’allarme diffondendo un’analisi che si basa sui dati del Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche.

Il 2023 sarà l’anno più caldo che mai

Siccità allarme Coldiretti per il 2023
Fiume secco-foto pixabay orizzonteenergia.it

Il 2022 è stato un anno davvero caldo, è caduto il 30% di pioggia in meno e nel primo bimestre del 2023 le precipitazioni sono già al di sotto della media. Coldiretti spiega che il Nord Italia è a secco e lo sarà perché si preannuncia l’anno più bollente di sempre.

Siccità, in questa città italiana si tenta di prevenire la carenza d’acqua

L’anomalia riguarda l’intera Italia, dove la temperatura è stata comunque superiore di 0,76 gradi nei primi due mesi dell’anno. Nonostante l’annunciato ritorno della pioggia che sarebbe provvidenziale per dissetare i campi e ripristinare le scorte idriche, purtroppo si registra un scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino e appenninico.

I grandi laghi hanno basse percentuali di riempimento, il lago di Como ha il 19%, il lago di Garda il 36%, e il lago Maggiore il 40%. Mentre il livello idrometrico del fiume Po a Ponte della Becca è a -3,2 metri. Nelle aree colpite, sopratutto in Pianura Padana ci sono 300mila imprese che sono già state colpite.

La siccità avanza e si cambiano le colture: cosa succede

La siccità dunque rappresenta ancora un grosso problema che purtroppo dovremo affrontare anche quest’anno come l’anno scorso. Purtroppo questa notizia è pessima per l’agricoltura che ne sta risentendo davvero molto con conseguenze sulla produzione di alimenti destinati ai supermercati e quindi alle nostre tavole.