La neve naturale e fresca in Italia è diventata molto rara, sopratutto sulle piste da scii. Ma la neve artificiale non è una buona soluzione.

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una serie di cambiamenti climatici importanti dovuti al riscaldamento globale. Uno dei più evidenti e pericolosi è l’aumento delle temperature che sta portando alla siccità e non fa nevicare.
La neve è diventata rara, ma sulle piste da scii è necessaria per questo si ricorre a delle alternative come la neve artificiale. Tuttavia questa neve non è affatto sostenibile o economica, per produrla e usarla vengono infatti usati soldi pubblici.
In base ad alcuni dati, l’Italia si configura come uno dei Paesi alpini che dipendono maggiormente dalla neve artificiale. Infatti questa è presente sulle piste per il 90%, a seguire c’è l’Austria, Svizzera e Francia. mentre la Germania è all’ultimo posto con il 25%.
La neve artificiale è insostenibile

La neve artificiale salva la stagione sciistica in molte località e Paesi, ma è una soluzione davvero insostenibile. A preoccupare è soprattuto l’elevato numero di bacini idrici artificiali che sono presenti in montagna che sono in prossimità dei comprensori sciistici italiani e usati principalmente per l’innevamento con la neve finta.
“Neve sulla montagna”: come prendersene cura
La nostra penisola pullula di impianti abbandonati non più funzionanti. Il monitoraggio di Legambiente include anche altre categorie, ossia gli impianti un pò aperti, un pò chiusi che rappresentano quei casi che con le loro aperture a rubinetto rendono bene l’idea della situazione di incertezza che vive il settore.
Non è una buona soluzione scegliere la neve artificiale, perché implica un consumo di risorse naturali preziose, in particolare suolo e acqua. Secondo quanto viene stimato il consumo idrico annuo è di circa una città da un milione di abitanti.
Inoltre c’è da considerare la questione economica, infatti l’innevamento artificiale richiede sempre più investimenti per nuove tecnologie ed enormi oneri a carico della pubblica amministrazione. Le conseguenze sul settore turistico e sportivo quest’anno sono state davvero allarmanti. Nella stagione 2022-2023 nel calendario di Coppa del mondo alcune gare sono state cancellate e rinviate a causa dello scarso innevamento e delle temperature elevate.
Temporali di neve, sono possibili? Gli scienziati hanno la risposta
Nei report si fa riferimento anche alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Mancano tre anni ancora all’attesissimo evento, eppure si prospettano molti rischi, ritardi e tante ombre. Staremo a vedere che cosa accadrà nei prossimi anni.