Ridotta la produzione di liquori, il perché ha un nobile scopo

Per il bene dell’ambiente bisognerebbe produrre meno liquore, questa decisione è stata presa dai monaci della Grande Chartreuse. 

Liquore Charteuse monaci della Charteuse
Liquori Charteuse-foto instagram @enotecadellafoce

I monaci della Grande Chartreuse, casa madre dell’ordine certosino ha preso una decisione importante, ossia quella di diminuire la produzione del loro liquore esportato dalla Francia in tutto il mondo anche per il suo impatto negativo sull’ambiente.

Per rendere il mondo più sostenibile bisogna cercare di produrre meno prodotti che contribuiscono a inquinarlo. Uno di questi è appunto il liquore la Chartreuse, prodotto per secoli dai monaci certosini nella Grande Certosa di Voiron, nel sud della Francia.

La ricetta di questo liquore è diventata famosa e risale al 1605 e al ritrovamento di un manoscritto contenente la ricetta di un elisir di lunga vita. Anche se quella usata oggi è stata modificata e quindi non è l’originale.

I monaci della Charteuse riducono la produzione del liquore

Monaci ridurranno produzione liquori
Liquori Charteuse-foto instagram @enoteca_cianciulli

I monaci della Charteuse hanno deciso di ridurre la produzione del famoso liquore Charteuse, per una questione di sostenibilità. La ricetta è antichissima, ad oggi sono solo tre i monaci che conoscono la ricetta segreta. Quello che si sa al riguardo è che contiene 130 ingredienti tra erbe e fiori.

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Il liquore è dolce ma può variare di sapore in base all’annata. Viene prodotto dai monaci in diverse varianti, verde, gialla ed elisir ed è commercializzato da una fabbrica di Voiron, sotto la supervisione del medici.

La Charteuse ha avuto un enorme successo tanto da diventare la base di mjolti cocktail ed è entrata nella cultura popolare in poco tempo. Ora però i monaci hanno deciso di produrne di meno, perché l’intensa attività legata alla sua produzione potrebbe compromettere la loro vocazione di uomini dedicati solo alla preghiera. Tuttavia l’antica tradizione serve per il sostentamento della Certosa, per questo non hanno deciso di sospenderla del tutto.

Ma la scelta dipende anche da un altro motivo che è la sostenibilità. È strano pensare che un distillato naturale possa fare mala all’ambiente ma di fatto produrre milioni di casse non ha senso nel contesto ambientale di oggi dato che ha un impatto negativo sul pianeta in poco tempo.

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Tutte le fasi e la logistica portano a un grande inquinamento. E poi con il cambiamento climatico è diventato anche sempre più difficile reperire gli ingredienti base. Dunque la loro scelta è onorevole e bisognerebbe prendere spunto.