Riciclo dei rifiuti, 2/3 dell’Europa potrebbe mancare l’obiettivo

Riciclo dei rifiuti: a che punto siamo in Europa? Lo descrive un report di EEA: le notizie non sono buone. 18 Paesi potrebbero non arrivare al traguardo

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Area dedicata al riciclo dei rifiuti (Canva) – Orizzontenergia.it

Il tempo vola ed il primo traguardo per il raggiungimento degli obiettivi green imposti dall’Europa è sempre più vicino. Il primo step stabilito dal Green Deal europeo è fissato al 2025 e qui molti degli obiettivi ecologici prefissati dovranno essere raggiunti, in teoria, a pieni voti. Tra questi c’è quello del riciclo dei rifiuti che punta non solo ad aumentare la quota della differenziata ma anche a recuperare oggetti e materia estendendo il loro valore.

A che punto siamo? Lo ha descritto un documento di analisi dell’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) attraverso il quale ha fatto il punto della situazione attuale per capire se i Paesi europei si trovino in situazioni ad hoc oppure più critiche. L’esito del report non è confortante: 2/3 del Vecchio Continente potrebbe mancare l’obiettivo. Analizziamo i dati.

Riciclo dei rifiuti: la situazione attuale in Europa

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Rifiuti elettronici da riciclare (Canva) – Orizzontenergia.it

Abituati a indossare la maglia nera in moltissime situazioni, questa volta, le cose cambiano. L’Italia, infatti, spicca tra quei Paesi che sono sulla buona strada per il raggiungimento degli obiettivi sul riciclo dei rifiuti. Insieme a Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Slovenia è ben posizionata verso la meta.

Altri 18, invece, versano in condizioni critiche tanto che più di uno degli obiettivi prefissati potrebbero non essere raggiunti. A partire da questi dati, EEA ha cercato di capire quali sia il cortocircuito che crea il gap per suggerire delle azioni da mettere in campo e recuperare. È emerso che i Paesi più performanti sul riciclo dei rifiuti hanno creato una sorta di campo minato intorno alle discariche imponendo dei divieti o inserendo delle tasse. Un modo per scoraggiare l’accumulo, vecchio stampo, dei rifiuti accentuando invece, la differenziazione, con tariffe decisamente convenienti.

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Differenziare il vetro (Canva) – Orizzontenergia.it

Secondo le direttive europee il riciclo dei rifiuti che derivano da imballaggi deve essere pari almeno al 65% del totale degli scarti e quello dei rifiuti urbani almeno al 55%. Le quote salgono per carta e cartone (75%),  vetro e metalli ferrosi (70%), per alluminio e plastica lo step è del 50% e 25 per il legno.