Combustibili fossili: Italia troppo dipendente da queste fonti non rinnovabili

I combustibili fossili sono le fonti energetiche che da sempre assicurano il nostro fabbisogno energetico. Ma la loro efficienza provoca un dannoso impatto ambientale

pale eoliche - (pixabay)
pale eoliche – (pixabay)

I combustibili fossili sono spesso al centro del dibattito sulla sostenibilità ambientale, economica e sanitaria. In contrapposizione abbiamo visto la fioritura improvvisa di energie alternative, che seppur da sempre presenti in natura, solo oggi iniziano ad assumere una certa rilevanza sul mercato.

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Negli ultimi anni la problematica relativa ai cambiamenti climatici e al futuro del nostro pianeta, ha posto un’attenzione generalizzata su come i combustibili fossili siano tra le principali cause dell’inquinamento sulla Terra. Per questo la ricerca si è concentrata sullo sviluppo di fonti energetiche alternative e rinnovabili

Cosa sono i combustibili fossili e come impattano sull’ambiente

pompa di benzina
Vecchia pompa di benzina – Foto da Pixabay

In molti sono convinti che parlare di combustibili fossili è sinonimo di discussione sul petrolio; in realtà si tratta di una categoria energetica molto più ampia, che tuttora alimenta la nostra vita quotidiana. Per definizione i combustibili fossili sono fonti energetiche formatesi dalla decomposizione anaerobica di materia vivente che contiene energia; gli organismi di cui si parla sono esistiti per la maggior parte centinaia di milioni di anni fa, alcuni risalenti alla prima glaciazione terrestre.

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Oltre al petrolio, i combustibili fossili possono presentarsi sotto altre forme, come il carbone e il gas naturale, ma ci sono molti altri esempi di idrocarburi dai nomi meno altisonanti. Tuttavia in ognuno troviamo alte percentuali di carbonio, e l’energia che se ne ricava è nei loro legami chimici. I combustibili fossili sono categorizzati nelle fonti di energia non rinnovabili e con un grande impatto ambientale, dal momento che rappresentano la principale fonte di gas serra.

In Italia i combustibili fossili sono per la maggior parte importati dall’estero, in quanto nel territorio italiano scarseggiano le fonti energetiche primarie. Anche se importati, l’utilizzo prevalente che se ne fa concerne i consumi dell’autotrazione, del traporto marittimo e aereo, e del riscaldamento degli ambienti; elementi che compongono il fabbisogno energetico italiano.

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A tal proposito, nel gennaio del 2020 il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il testo del Piano Nazionale Integrato; il PNIEC ha sancito un importante cambiamento nella politica ambientale ed energetica italiana in direzione della decarbonizzazione. Il piano è stato definito in 5 linee programmatiche: decarbonizzazione, efficientamento energetico, ricerca, innovazione e sviluppo del mercato interno dell’energia.