L’energia termica, grazie agli Oceani si produce elettricità

Sai cos’è l’energia termica? Forse non lo sai ma grazie agli Oceani è possibile produrre elettricità. Scopriamo di più a riguardo.

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Oceano blu – pexels – orizzontenergia.it

Quando parliamo di energia si pensa spesso all’energia elettrica o a fonti rinnovabili come il fotovoltaico o l’eolico. Per quanto queste fonti energetiche siano estremamente importanti, trattandosi di fonti di energia pulita, non si parla però abbastanza dell’energia termica.

Nello specifico parliamo dell’energia termica degli oceani, una tipologia di energia di cui si parla pochissimo e spesso nota anche con il nome di energia talassotermica. Grazie a questa fonte energetica è infatti possibile ottenere energia elettrica, sfruttando solamente il differenziale delle temperature tra le acque degli oceani. L’idea di utilizzare questa fonte energetica è nata nel 1880, ma purtroppo la tecnologia utilizzabile per sfruttare questa fonte è stata sviluppata solo nel primo periodo del 1900.

Ma anche nel 1900 non si era ancora pronti all’utilizzo effettivo dell’energia talassotermica. Solo negli anni ’70 si iniziarono a sviluppare i primi impianti che utilizzavano questa tecnologia, la OETC (Conversione dell’Energia Termica Oceanica). Ma come si ottiene l’energia termica oceanica? Scopriamolo insieme.

Come ottenere l’energia termica oceanica

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Differenza di calore nell’oceano – Youtube – orizzontenergia.it

Abbiamo accennato all’energia talassotermica come quell’energia termica ottenibile dal solo oceano. Ma come si fa nel dettaglio ad ottenere questa energia? Si sfrutta il differenziale di temperatura tra le acque profonde e quelle in superficie dell’oceano. Questa differenza di temperatura in gergo tecnico è definita gradiente termico.

In poche parole, si utilizza il calore dell’acqua superficiale per scaldare un fluido di lavoro fino a totale evaporazione. Il vapore ottenuto passa poi in una turbina che, per la presenza del vapore, inizia a girare. Grazie a questa turbina e alla presenza di un generatore, poi, viene generata l’elettricità.

A questo punto si raffredda il vapore che per condensazione – con l’utilizzo di un condensatore – passa dallo stato gassoso a quello liquido, il tutto grazie alle acque fredde nelle profondità dell’oceano. Tutto questo processo può avvenire in due tipi di circuiti.

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Tecnologia otec – Youtube – orizzontenergia.it

Nel circuito a ciclo aperto l’acqua dell’oceano fa da fluido di lavoro, mentre nel circuito a ciclo chiuso si utilizza un refrigerante come fluido di lavoro, come ad esempio l’ammoniaca. Qualunque tipo di circuito si utilizzi l’acqua viene poi reinserita nell’oceano.

E’ chiaro che trattandosi di una fonte energetica che offre una costante disponibilità – l’acqua dell’oceano è sempre presente, non come il vento che potrebbe mancare in alcune zone – i vantaggi del suo utilizzo sono enormi. Le stime infatti sono molto positive, con una ipotesi di produzione di 10mila TWh all’anno di energia elettrica.