Energia rinnovabile transfrontaliera: via al nuovo bando Ue, c’è tempo fino a maggio 2023

E’ stato previsto un nuovo bando per accelerare la diffusione delle rinnovabili in tutto il Continente europeo

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La Commissione europea, dopo la gara chiusa a marzo 2022, riapre le iscrizioni ad un nuovo bando annoverato tra i più innovativi strumenti di cooperazione comunitaria. Si tratta del CEF Energy, Connecting Europe Facility, nuova categoria di progetti ammissibili sul fronte energetico.

E’ uno strumento di finanziamento introdotto dall’UE che dovrebbe contribuire al raggiungimento di quei nuovi obiettivi prefissati di recente dal Parlamento europeo nell’ambito del risparmio energetico. L’assise ha infatti deciso di revisionare la direttiva sulle energie rinnovabili.

Questo per portare la loro quota, nel consumo finale di energia dell’Unione, dal 32% al 45% entro il 2030. Un target sostenuto anche dalla Commissione nell’ambito del pacchetto RepowerEU. Il nuovo bando mira ad individuare iniziative che possano essere riconosciute come Progetti di energia rinnovabile transfrontaliera, CB RES.

Questo è  un elemento fondamentale per poter ricevere gli aiuti finanziari del CEF. E’ anche una certezza degli investimenti attraverso un più alto sostegno europeo ed un modo per godere di una maggiore visibilità.  Per partecipare alla gara è necessario presentare domanda on line entro il 3 maggio 2023.

Il nuovo bando per le rinnovabili transfrontaliere

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Secondo quanto si legge nel regolamento varato lo scorso marzo, i criteri che definiscono tali progetti e che ne autorizzano dunque il finanziamento comunitario sono innanzitutto inclusi in un accordo tra due o più Stati UE, senza escludere l’eventuale partecipazione di terzi.

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Lo scopo è quello di  diffondere la cooperazione transfrontaliera tra i paesi membri nell’ambito della pianificazione. Questa dovrebbe mirare a permettere lo sviluppo efficiente dell’energia rinnovabile europea e contribuire anche alla diffusione strategica di tecnologie innovative.

Dovrebbe, inoltre, portare alla decarbonizzazione, completando il mercato interno energetico. Il potenziale degli accordi dovrà essere superiore ai suoi costi anche in una prospettiva a lungo termine. Ci dovranno essere vantaggi per l’integrazione dei sistemi, la sicurezza di approvvigionamento o l’innovazione.

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Infine, dovranno garantire un risparmio sul pagamento legato all’uso dell’energia. Kadri Simson, Commissaria europea all’Energia, ha affermato che, un approccio più collaborativo da parte di tutti gli stati membri è l’unico modo per accellerare la diffusione delle rinnovabili e ottenere, così. l’eliminazione del carbone nel nostro continente.