Riscaldamento globale, non è la prima volta della Terra: cosa è accaduto l’ultima volta?

Riscaldamento globale: la Terra ha vissuto un altro momento come quello che stiamo vivendo adesso. Ecco cosa è successo

Riscaldamento climatico storia terra
Riscaldamento climatico (Canva) – Orizzontenergia.it

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Oggi si parla molto di riscaldamento globale, uno dei principali problemi che affliggono il nostro Pianeta e che minacciano la vita stessa sulla terra. Ma sapete che non è la prima volta che il globo sperimenta delle temperature così alte? Nel corso della sua lunga storia, infatti, c’è stato un altro momento in cui le temperature sono salite in modo spropositato.

I responsabili erano gli stessi di oggi: le alte concentrazioni di anidride carbonica e metano nell’atmosfera. Due potenti gas a forte effetto serra che hanno condizionato oggi come allora, in modo incisivo, il clima. Da cosa dipendevano? Su questo tra gli studiosi c’è ancora una forte discussione ma studiando i resti geologici di quel periodo si pensa che si potranno avere degli elementi importanti per capire le cause del riscaldamento globale.

Riscaldamento globale, la prima volta della Terra: quando e come

Global warming studio
Global warming (Canva) – Orizzontenergia.it

L’era in cui la terra ha visto delle temperature alte come quelle di oggi risale a molto tempo fa. Si tratta di 56 milioni di anni fa quando il pianeta ha visto toccare picchi di temperature più alte di 5-8 °C rispetto alla media. Si è parlato, infatti, di massimo termico del Paleocene-Eocene (PETM) considerato come “il più grande e rapido disturbo climatico dell’era Cenozoica”. Un periodo che mostra diverse analogie con quello che stiamo vivendo oggi.

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Tra le ipotesi al vaglio degli studiosi che abbiano potuto scatenare il rilascio massiccio di anidride carbonica e metano c’è una combinazione di diversi fenomeni, come lo scioglimento del permafrost, l’intromissione del magma nei sedimenti organici del bordo occidentale della Norvegia come anche il rilascio di metano dal fondo marino. L’origine di tutto questo è però ancora sconosciuta.

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Le conseguenze? “Un aumento della stagionalità e dell’intensità delle precipitazioni” come ha evidenziato il team di ricerca dell’Università di Ginevra (UNIGE) grazie all’analisi dei sedimenti rilevati negli strati più profondi del Golfo del Messico. Ma non è tutto: le abbondanti precipitazioni hanno causato lo spostamento di grandi quantità di argilla nell’oceano che a portato all’estinzione di numerose specie marine e terrestri.