Capacità di concentrazione in calo, la colpa è della tecnologia

La tecnologia, per certi versi, ha migliorato le nostre vite ma per altri, purtoppo non è così, anzi può risultare addirittura nociva

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Bimbo-Pixabay-OrizzontEnergia.it

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La tecnologia è certamente un settore che ha un grandissimo impatto sulle nostre vite. Ci sono vari ambiti in cui questa ha fatto passi da gigante e qualcuno lo possiamo vedere anche in casa nostra. Gli elettrodomestici di uso quotidiano hanno ormai schede elettroniche e sono programmabili.

Alcuni se ne vanno in giro senza filo,  per le nostre stanze, anche quando non ci siamo. Altri li programmiamo attraverso applicazioni del telefono. La domotica è la tecnologicizzazione globale della nostra casa con la quale facciamo attivare o disattivare qualunque cosa. Attraverso la connessione continua alla rete disponiamo l’apertura dei cancelli, l’accensione dell’illuminazione fino all’accensione o spegnimento del forno o dell’asciugatrice.

Certamente il più grande cambiamento degli ultimi decenni è stato l’uso di internet. I computer si collegavano tramite filo ad una rete telefonica in modo da poter usufruire di quella finestra aperta sul mondo. Era un pò come avere tutte le enciclopedie a portata di mano. Certo le notizie con il tempo si sono diffuse capillarmente e in rete sono entrate tutte le tipologie possibili.

Oggi qualunque cosa viaggia sulla rete. Tutto è collegato dalle case, alle scuole, le banche, i ministeri e le testate giornalistiche. Nessuno escluso, i nostri dati sono immersi e fluiscono nel web come una barca sulle acque del mare. La più grande tra le rivoluzioni nel settore delle apparecchiature è stato lo smartphone.

Diffuso a livello massivo ed entrato in ogni casa ormai come oggetto indispensabile. Le generazioni che lo hanno conosciuto nell’infanzia non riescono a farne a meno e, anzi, spesso cadono in una dipendenza totale e non se ne sanno staccare. Utile e comodo per un’infinità di cose è anche l’usurpatore delle nostre capacità mentali e di memorizzazione.

La nostra attenzione è più sullo schermo che sul mondo intorno a noi. Le nostre relazioni, soprattutto adolescenziali sono spesso da short message o da emoji piuttosto che da contatto empatico. Dietro lo schermo ci sentiamo più forti, intoccabili, ma quando siamo fuori,  nel mondo, tutto ci tocca e, potenzialmente, ci ferisce di più.

L’uso della tecnologia può risultare dannoso, soprattutto per i bambini e gli adolescenti

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Stress-Freepik-OrizzontEnergia.it

Questo perché non abbiamo creato lo strato relazionale quello che nasce solo dall’esperienza. Tutto è più dannoso per i giovani naturalmente, perché devono ancora imparare a interagire con il mondo.  E’ molto importante farli vivere a contatto con la natura e non dare loro tecnologia durante l’infanzia, perché il corpo, la mente e la psiche si formano in relazione con l’ambiente.

Come sempre dobbiamo trovare la giusta via di relazione tra noi e il mondo digitale. I bambini ed i ragazzi non hanno capacità selettiva e non sanno filtrare le notizie, per cui lasciarli navigare in un mondo in cui c’è veramente di tutto è dannoso e li rende molto più fragili di fronte alle difficoltà concrete.

D’altro canto internet è una porta sul mondo e su infinite conoscenze. Ci può facilitare di molto la vita e ci può permettere di trovare risposte o informazioni su qualunque cosa. Deve essere maneggiato però con consapevolezza. Ci sono poi degli effetti che riguardano le apparecchiature e che interagiscono con i nostri campi energetici e celebrali.

Spesso ci sentiamo stanchi e senza energia perché, secondo uno studio, gli ioni emessi dai pc ed altro, ci tolgono energia. Più ore ci passiamo e più ci stanchiamo. La professoressa di informatica, Gloria Mark, dell’Università della California di Irvine, sta studiando il problema dai primi anni 2000.

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Ha potuto notare una crescente crisi della concentrazione, in calo costante da anni.  Nel 2004 in media si riusciva a rimanere concentrati due minuti e mezzo per ogni attività. Nel 2012 la media era scesa a 75 secondi. Oggi siamo arrivati ad appena 47 secondi.  Un dato allarmante se consideriamo il fatto che siamo esseri intelligenti e come tali dovremmo usare questa dote e non lasciarla ad un elemento artificiale.

Come ogni cosa, anche la concentrazione va allenata, altrimenti si ridimensiona fino ad appiattirsi. I reels ed i tik tok sono la dimostrazione della brevità di attenzione e della relativa superficialità dei ragazzi che si dedicano prevalentemente a questi. Ma la tecnologia non è tutta negativa.

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Esiste anche quella che,di fatto, aiuta l’uomo  I fogli digitali, i pdf e tante altre invenzioni utilissime, non devono essere paragonate a quanto sopra.  Questi supportano il lavoro e la vera ricerca di una mente allenata ampliandone gli orizzonti. L’altra svuota e fa tabula rasa. Prestiamo attenzione a tutto questo.