La statua di Vittorio Emanuele II è ancora imbrattata, la vernice non è lavabile e serve un restauro

E’ ancora imbrattata la statua di Vittorio Emanuele II. La vernice utilizzata non era lavabile. Scopriamo tutti gli aggiornamenti sulla vicenda.

statua Vittorio Emanuele imbrattata
Statuta di Vittorio Emanuele II vandalizzata – milanopost.info – orizzontenergia.it

La statua di Vittorio Emanuele II, che dal 1896 si erge sulla piazza del Duomo a Milano, è diventata oggetto di polemiche a causa di una protesta degli ambientalisti di Ultima Generazione.

Il monumento è stato vandalizzato con una vernice che doveva essere lavabile, ma che si è rivelata molto resistente, contrariamente da quanto dichiarato dagli attivisti.

Nonostante i tanti ed istantanei sforzi degli addetti dell’Amsa, non c’è stato niente da fare per la nota statua di Piazza Duomo.

Ad oggi, infatti, la statua è ancora imbrattata di vernice, dopo un mese dall’accaduto. Ma cosa succederà adesso alla statua e ai responsabili dell’atto vandalico?

Il vandalismo ambientale ha colpito la statua di Vittorio Emanuele II: cosa succederà

ambientalisti vandalizzano statua
Ambientalista vandalizza la statua – lapresse.it – orizzontenergia.it

La relazione della Sovrintendenza di Milano ha rilevato che l’acqua utilizzata non è stata sufficiente per eliminare la vernice, evidenziando una situazione di degrado già presente prima del danneggiamento.

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha mostrato l’importanza della vicenda in questione. Questa fa infatti comprendere quanto sia importante verificare l’affermazione secondo cui azioni di questo tipo non procurino danni permanenti.

Per portare la statua al suo vecchio stato sarà necessario un intervento di restauro. Questo comporterà delle grosse spese a carico della collettività, senza quindi alcuna penalizzazione dei responsabili dell’atto vandalico.

Questa vicenda ci fa riflettere sulla necessità di tutelare il patrimonio culturale e artistico del nostro Paese. In particolare opere che hanno un elevato valore storico e artistico, come appunto la statua di Vittorio Emanuele II situata in Duomo, vanno protette da atti del genere.

Il monumento è stato realizzato dall’artista Ercole Rosa, che ha impiegato ben 12 anni per portarlo a termine. Fa davvero molta tristezza, quindi, vedere rovinare un tale simbolo della storia italiana e della lotta per l’unità nazionale, senza far pagare i colpevoli di tale atrocità.

La tutela del patrimonio culturale e artistico del nostro Paese dovrebbe essere una priorità per le istituzioni, che dovrebbero dunque investire maggiormente nella sua conservazione e restauro.

Inoltre, la vicenda della statua di Vittorio Emanuele II ci fa riflettere anche sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione e educazione dei cittadini sulla tutela del patrimonio culturale.

Gli ambientalisti che hanno vandalizzato il monumento hanno dimostrato una mancanza di rispetto e sensibilità verso l’arte e la cultura, che sono patrimonio dell’intera collettività.

Per questo motivo, è importante promuovere la cultura del rispetto e della tutela del patrimonio culturale, attraverso azioni di sensibilizzazione e educazione rivolte ai cittadini, soprattutto ai giovani.

Solo in questo modo si potrà garantire una maggiore consapevolezza e attenzione verso l’arte e la cultura, che rappresentano un valore inestimabile per la nostra società.

Infine, la vicenda della statua di Vittorio Emanuele II ci fa riflettere anche sulla necessità di un maggiore impegno delle istituzioni nella lotta al vandalismo e al degrado delle opere d’arte.

Le autorità devono essere in grado di individuare i responsabili dell’azione di vandalismo e di adottare misure efficaci per prevenire e nel caso penalizzare tali comportamenti, quasi sempre impuniti.

In questo senso, è fondamentale promuovere politiche di prevenzione e di sicurezza del patrimonio culturale. Ciò è attuabile solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e associazioni culturali.

Inoltre, occorre investire in tecnologie e metodologie innovative per la conservazione e il restauro delle opere, al fine di garantirne la salvaguardia e la valorizzazione.

In conclusione, in situazioni di questo tipo non si sa quasi mai da quale parte schierarsi. Da un lato ci sono le proteste, spesso istituite per dei motivi più che plausibili e quindi non condannabili. Dall’altra abbiamo chi si schiera contro i protestanti, viste le proteste che attaccano sempre di più le opere d’arte, rovinandole irrimediabilmente. E voi da che parte state?