Aphelandra: la pianta zebra che dovresti avere in casa

Hai mai sentito parlare dell’Aphelandra? E’ conosciuta anche come pianta zebra ed è perfetta per la coltivazione in casa.

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Pianta di aphelandra – Pinterest – orizzontenergia.it

Si chiama Aphelandra, ma molti la conoscono come la pianta zebra. E’ una pianta sempreverde caratterizzata da delle foglie zebrate. Coltivarla è facilissimo, ma per farlo nel modo corretto ti saranno utili i nostri consigli. Vediamo allora cosa c’è da sapere su di lei.

Caratteristiche principali dell’Aphelandra

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Foglia dell’aphelandra – Pinterest – orizzontenergia.it

L’aphelandra è una pianta che appartiene alla famiglia delle Acanthaceae. E’ di origine tropicale e oltre essere famosa per le sue foglie da zebra è nota anche per il suo fiore molto particolare. Questo infatti è generalmente di colore giallo e ricorda come forma una spiga di grano.

Curiosità interessanti sull’Aphelandra

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Aphelandra in vaso – Pinterest – orizzontenergia.it

La prima curiosità su questa pianta l’abbiamo già accennata: ha delle foglie zebrate molto particolari e belle da vedere. Non tutti sanno però che questa pianta è stata importante nel nostro continente nel 1800, proprio con la particolarità di essere una pianta-zebra. Il suo nome inoltre deriva dall’unione delle due parole greche “aphelesche” e “andro” che rispettivamente significano “semplice” e uomo”, parole legate probabilmente alla parte interna del fiore.

Informazioni utili per la coltivazione dell’Aphelandra

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Moltiplicazione dell’aphelandra – Pinterest – orizzontenergia.it

Posizione

Questa pianta necessita di una temperatura che si aggiri intorno ai 20 gradi. Al di sotto dei 10 gradi, infatti, la pianta non può sopravvivere. Se si decide di coltivarla all’interno di casa è bene tenerla lontana da termosifoni e finestre poiché questa pianta soffre gli sbalzi di temperatura. Per quanto riguarda l’esposizione bisogna scegliere un luogo dove arrivi solo luce soffusa.

Terreno

Non tutti i terreni sono adatti all’aphelandra. Questa necessita di un terreno molto drenante. Servirà quindi un substrato composto da una buona parte di sabbia e torba.

Annaffiatura

Il segreto per una annaffiatura perfetta dell’aphelandra risiede nella frequenza delle irrigazioni. Non bisogna farlo mai asciugare, ma lasciarlo sempre un po’ umido ma senza che diventi zuppo. In quest’ultimo caso si rischia di incorrere nel marciume radicale, una delle cause maggiori di morte della pianta.

Potatura

Questa pianta va potata verso la fine dell’estate, quando ormai la fioritura è terminata. I fiori, infatti, saranno secchi e potranno essere rimossi con le proprie mani senza che sia necessario l’ausilio di alcuno strumento.

Concimazione

Per l’aphelandra la concimazione è molto importante, poiché permette di accelerare la formazione di nuove foglie e fiori. In questo caso sarà necessario un concime che contenga azoto, potassio e fosforo in abbondanza, magari con la presenza anche di zinco e ferro. Se ti interessa puoi utilizzare questi fertilizzanti.

Moltiplicazione

Se vuoi avere più di una pianta di aphelandra puoi scegliere tra due metodi di moltiplicazione. Il primo è la riproduzione per talea. Consigliamo sempre questo metodo poiché è il più semplice e rapido da mettere in pratica. Ti servirà una pianta madre dal quale recuperare un rametto di circa 10 cm dotato di gemme. Alla base di questo rametto dovrai applicare dell’ormone radicante, quindi inserisci la talea in un terriccio di sabbia e torba. Inumidisci sempre il substrato e vedrai che in poche settimane spunteranno le prime foglie. In alternativa puoi pensare di seminare direttamente il seme della pianta, ma il processo sarà molto più lungo.

Malattie e parassiti

Come abbiamo accennato in precedenza, uno dei problemi che maggiormente affligge questa pianta è il marciume radicale. Quando marciscono le radici portano lentamente alla morte della pianta e ce ne si può accorgere guardando le foglie. Queste infatti inizieranno a diventare molto gialle, segno di un evidente eccesso di acqua. Ci sono poi alcuni parassiti che attaccano l’aphelandra. Tra questi troviamo gli afidi e la cocciniglia che se non debellati possono uccidere la pianta poiché succhiano la sua linfa vitale. Contro gli afidi puoi utilizzare questo rimedio naturale.

Benefici

Trattandosi di una pianta pressoché ornamentale non esistono particolari benefici legati ad essa.

Conclusioni

In conclusione, l’aphelandra è una pianta sicuramente molto bella e particolare da coltivare in casa. Grazie a lei potrai donare un tocco di colore al tuo arredamento e grazie ai nostri consigli siamo certi che non avrai alcun problema a coltivarla.