La tossicità e l’utilizzo dell’oleandro

Questa pianta aliena può essere pericolosissima, occhio a come trattarla

La tossicità e l'utilizzo dell'oleandro
Oleandro vari colori (Screen video YouTube-Gian Marco Mapelli)-Orizzontenergia.it

Non solo in giardini e cortili ma anche naturalmente nella nostra macchina mediterranea l’oleandro è ormai diffusissimo. In pochi sanno, tuttavia, che questa pianta non è autoctona ma importata dalla Cina millenni fa e ormai divenuta parte del territorio. Il fascino di questa pianta è dovuto al suo verde intenso ed alla bellezza dei suoi fiori, ma in pochi sanno che nasconde anche oscuri segreti.

L’oleandro è infatti considerato molto tossico ma, non rappresentando una pianta infestante o deleteria per la salute delle altre, nonostante la sua natura alloctona è ben tollerata esistono tantissime varietà di oleandro che si differenziano per il colore dei suoi fiori che va dal rosa al fuxia, passando per il rosso ed il violetto, ma anche gialli, arancioni o variegati. La sua bellezza non lo rende tuttavia meno pericoloso, soprattutto perché questa pianta è tossica in ogni sua parte.

Dai fiori al legno, occhio all’oleandro, la sua tossicità è elevatissima!

La tossicità e l'utilizzo dell'oleandro
Fiore di oleandro (Screen video YouTube-Gian Marco Mapelli)-Orizzontenergia.it

La natura è in grado di essere generosa ed affascinante ma allo stesso tempo anche brutale e pericolosa e, alcune volte, non possiamo immaginare i pericoli nascosti in essa anche se li abbiamo tutti i giorni sotto i nostri occhi. Uno di questi pericoli è rappresentato dall’oleandro, una pianta davvero molto molto comune ma che si differenzia in maniera netta dalle altre piante non commestibili che possiamo avere in giardino.

In linea di massima, infatti, sono ben poche le piante che possiamo ingerire in maniera sicura ma, nella maggior parte dei casi, queste piante possono portare a disfunzioni di livello gastrico che difficilmente portano alla morte. Il caso dell’oleandro, invece, è molto differente a causa di una sostanza in esso presente che andrebbe ad agire a livello del cuore qualora venisse ingerita.

L’oleandrina è il composto di cui stiamo parlando, una tossina presente in ogni parte della pianta, dalle sue foglie ai suoi fiori, dai suoi rami ai suoi semi. Il pericolo non riguarda solamente gli esseri umani ma anche gli animali di casa, spesso inconsapevoli della sua natura velenosa. La buona notizia è che al tatto non vi è nessun pericolo e potremmo quindi inserire un oleandro in un contesto di persone adulte che, logicamente, non si sognerebbero mai di mangiare questa pianta.

La tossicità e l'utilizzo dell'oleandro
foglie oleandro
(Screen video youtube-Gian Marco Mapelli)-Orizzontenergia.it

La semplice ingestione di una piccola quantità di oleandro può inizialmente causare sintomi come nausea, vomito, dolori addominali e in casi più gravi alterazioni del ritmo cardiaco in grado di portare persino alla morte. Il consiglio è quindi di evitare di inserire questa pianta in contesti dove i bambini possano facilmente raggiungerlo, motivo per cui è facile vedere l’oleandro abbellirà spartitraffico o rotonde con i suoi fiori colorati e durevoli per tutta l’estate.

Questo arbusto è inoltre molto resistente anche alla siccità e proprio per queste sue caratteristiche di bellezza e durabilità che continua ad essere diffusissimo. La storia dell’oleandro è costellata di aneddoti e racconti legati alla sua tossicità, si narra di antiche battaglie in cui l’acqua avvelenata con foglie di oleandro veniva utilizzata come arma o di esploratori che, purtroppo, scoprivano la sua natura velenosa solo dopo aver utilizzato i suoi rami per cucinare.

Anche in questo caso, quindi, è bene ricordare che la natura selvaggia di piante o animali non è un pericolo per coloro che sappiano rispettarla. Tutto quello di cui vi sarà bisogno è cura ed attenzione, soprattutto quando si parla di bambini o cuccioli di altri animali domestici, maggiormente interessati a masticare tutto ciò che trovano. Del resto i pericoli sono presenti dietro ogni angolo e proprio per questo l’importanza maggiore è data dalla conoscenza.