Auto elettriche, non sono un’invenzione recente: le tappe storiche più importanti

Anche se ormai non si parla d’altro e prendono sempre più piede, le auto elettriche non sono un’invenzione recente: ripercorriamo le tappe storiche.

storia automobili elettriche
Pubblicità auto elettrica del 1912 (Wikipedia) – Orizzontenergia.it

Sono sempre più diffuse e si è deciso di puntare su di loro per la mobilità del futuro, eppure, le auto elettriche hanno una lunghissima storia. Eh sì, perché al contrario di quanto si possa pensare, queste non sono un’invenzione recente. Già dalla fine del 1800, ossia poco dopo l’invenzione stessa dell’automobile (il primo brevetto è del 1869), circolavano in strada modelli di auto elettriche.

Circolavano soprattutto nelle grandi città, che del resto tutti i primi modelli i vetture dotate di motore, i quali, dalle città, si sono diffusi anno dopo anno in modo capillare, arrivando ovunque. Certo, per generare il traffico che conosciamo oggi ci vorranno decenni, e alla fine del XIX secolo le strade erano percorse soprattutto in carrozze trainate da cavalli e gremite di persone che camminavano. Le poche automobili che esistevano erano a vapore o elettriche.

La tappe storiche delle auto elettriche: non sono certo state inventate nei tempi moderni

invenzione veicoli elettrici
La Jamis Contente costruita e guidata dal pilota belga (Wikipedia) – Orizzontenergia.it

Secondo fonti storiche, nella sola New York, che all’epoca era già una metropoli moderna e all’avanguardia, nel 1900 si contavano oltre 400 veicoli, suddivisi nel 40% a vapore, per il 37,5% elettrici e per il 22,5% a combustione interna. Rispetto agli altri modelli, quelli elettrici erano sicuramente i migliori e anche i più sicuri. Ad esempio, avevano maggiore stabilità, inoltre non emettevano nubi nere dallo scarico e non puzzavano di benzina.

Inoltre, erano già abbastanza silenziose, sicuramente molto di più rispetto alle auto con motore a scoppio. Ma non solo, perché erano costituite da meno componenti, quindi erano più semplici nella costruzione, e si guidavano meglio. Infine, si mettevano in moto subito, cosa che all’epoca non era proprio scontata. Tra l’altro, il primo record di velocità è stato infranto proprio da una vettura elettrica, a forma di proiettile.

L’ascesa dell’elettrico e il veloce declino

È stata la Jamis Contente, un’auto elettrica costruita nel 1899, entrata nella storia per essere stata la prima vettura a superare i 100 km/h. Guidata dal pilota e ingegnere belga Camille Jenatzy, la Jamis Contente (la Mai Contenta), aveva raggiunto i 105,88 km/h. Tuttavia, il modello più venduto all’epoca era costruito dalla Pope Manufacturing Company, molto più comoda ed elegante, la quale solo due anni più tardi aveva dato il via alla costruzione di veicoli elettrici.

Centinaia di modelli elettrici, a partire dal 1901, avevano invaso New York, per poi diffondersi nel resto delle città americane, e sbarcando anche in Europa. Sembrava un successo clamoroso, che avrebbe dettato il futuro della mobilità, e invece, la Electric Vehicle Company, l’azienda statunitense più grande di auto elettriche, si era indebitata a causa del primo crack finanziario e dovette recuperare le perdite, non potendo espandersi.

storia mobilità su strada
La prima auto della Ford, la Model A del 1903 (Wikipedia) – Orizzontenergia.it

Nel frattempo, Henry Ford, nel 1903, aveva sfruttato per primo la catena di montaggio e il nastro trasportatore per la costruzione dei suoi veicoli, dando il via alla costruzione di massa di automobili a benzina, quindi con motore a combustione, che iniziavano a dettare il futuro in tutto il mondo, diffondendosi più facilmente e risultando anche più economiche.

I motori a benzina davano modo di percorrere lunghi tragitti con un pieno, mentre le pesanti batterie di piombo che montavano i veicoli elettrici avevano un’autonomia limitata. Insomma, in pochi anni, il carburante aveva soppiantato definitivamente l’elettrico. E così, il destino dell’automobile era stato tracciato, almeno fino a oggi, dove, a distanza di oltre 100 anni, tutto potrebbe cambiare di nuovo, con il ritorno dell’elettrico e lo stop dei veicoli a combustione.