Casa, come riscaldare le stanze senza accendere i termosifoni: trucchetto notevole

L’inverno e alle porte e come ogni anno il dilemma riecheggia: come fare a riscaldare la casa senza far lievitare la bolletta? Oggi valutiamo alcuni metodi efficaci che ti faranno risparmiare tempo e denaro. 

termosifone bianco
Termosifone bianco (orizzontenergia.it)

L’autunno quest’anno è arrivato decisamente in ritardo. Siamo al 21 di ottobre ed è autunno da soli due giorni. Hanno iniziato ad affacciarsi sulla penisola le prime piogge, o nubifragi in alcuni casi, a ricordarci che l’estate è finita da un pezzo. Con l’arrivo dell’umidità nelle case e con il progressivo e, è il caso di dirlo, fisiologico, abbassamento delle temperature ci si interroga su quali escamotage adottare per rendere la propria abitazione confortevole senza rimetterci troppo nel dispendio delle finanze.

Accendere i termosifoni comporta un grande dispendio energetico che equivale a numeri non sempre piacevoli in bolletta. Accendere l’intero impianto di riscaldamento quando molto probabilmente spenderemo il tempo solo in una delle stanze della nostra casa è contro-intuitivo e dispendioso al contempo. Inoltre ricordiamo che il prezzo di gas ed elettricità non ha smesso di salire dagli ultimi famosi rincari conseguenti alle scelte di Putin in ambito bellico.

Che fare allora? Se cerchiamo un’alternativa all’impianto di riscaldamento di casa sicuramente le stufe a legna rappresentano un’importante fonte di inquinamento e di emissioni. Un’alternativa sostenibili è però rappresentata dalle cosiddette stufe a pellet. Il pellet è il risultato degli scarti industriali della lavorazione del legno e pertanto il loro commercio costituisce un esempio importante di economia circolare. Il pellet disperde nell’ambiente una quantità irrisoria di inquinanti rispetto alla legna comune.

Casa: è possibile fare a meno dei termosifoni? Ecco le alternative più promettenti

Ammasso di pellet
Pellet (orizzontenergia.it)

Il portello a chiusura stagna della stufa a pellet rende impossibile la fuoriuscita di fumo dall’abitacolo, aspetto importante per chi soffre di patologie respiratorie o semplicemente non gradisce che il fumo frutto della combustione del legno non si disperda dentro casa. Altra alternativa considerata da molti è costituita dai ben noti condizionatori, quelli che in estate rinfrescano l’aria e in inverno ci regalano il tepore di cui abbiamo bisogno. Tutto fantastico, si, ma i condizionatori non rappresentano di certo un’alternativa ecologica.

Il condizionatore rappresenta un elettrodomestico altamente energivoro  quindi molto dispendioso in termini economici. Oltre a questo ci sono da considerare le spese manutentive, molto alte. I filtri vanno puliti frequentemente e in modo accurato possibilmente con la supervisione di tecnici incaricati. Solo in questo modo il condizionatore può durare per anni. Ricorda inoltre che se fuori fa molto freddo il motore del condizionatore lavorerà faticando di più e quindi richiedendo un maggiore apporto di energia.

Aspetto sottovalutato da molti è l’eccessiva deumidificazione che comporta l’utilizzo prolungato di un condizionatore. Un ambiente privo di umidità ed eccessivamente secco comporta problemi di salute a lungo andare. Per ovviare al problema puoi ricorrere ad un umidificatore. Un’altra tecnica conosciuta ma non troppo diffusa è quella del pavimento riscaldante. Questa idea proviene direttamente dall’antica Roma dove nelle case di alcune famiglie famiglie patrizie le tubature dell’acqua calda passavano proprio sotto al pavimento degli ambienti domestici.

Riscaldamento a pavimento: è una buona idea?

L’acqua che passava attraverso le tubature, essendo molto calda, riusciva a riscaldare il pavimento e quindi tutti gli ambienti circostanti. A distanza di secoli l’idea è stata riciclata e attualizzata: il riscaldamento a pavimento funziona esattamente così. Si installano delle tubature sotto al pavimento della propria casa dentro le quali si fa passare l’acqua calda. Im questo modo la distribuzione del calore entro gli ambienti di casa sarà omogenea ed uniforme. Rispetto ai termosifoni, che richiedono tempo prima di attivarsi, il riscaldamento da terra si attiva in breve tempo.

C’è da considerare che non saranno neppure necessarie temperature molto elevate dell’acqua per far partire la magia: anche solo 30/40°C andranno bene. L’acqua all’interno dei termosifoni raggiunge invece i 70°C. Prima di investire denaro in impianti di riscaldamento di varia natura assicurati di aver isolato perfettamente la tua casa. L’isolamento termico più consigliato in ambito edile consiste nell’installazione del “cappotto termico”, un particolare intonaco capace di isolare le pareti esterne dell’abitazione.