Piano eolico, cosa prevede il nuovo progetto dell’Unione Europea

Piano eolico europeo: la Commissione scende in campo per facilitare la produzione dell’energia green tra gli Stati membri. Vediamo cosa prevede

Pale eolioca e tecnico
Esperta di energia eolica (Orizzontenergia.it)

Da tempo, ormai, si sta investendo sulle energie rinnovabili, uno dei fattori principali che possono aiutare ad effettuare una transizione energetica reale, concreta e che consenta di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea con un primo step al 2030 ed il secondo, con il raggiungimento della neutralità climatica, al 2050.

Per quanto riguarda l’eolico l’ambizione è quella di raggiungere il 45% del totale delle energie green ma per renderlo possibile è necessario aumentare la capacità delle turbine installate con una crescita dei Gigawatt prodotti a circa 500 entro il 2030. Per fare questo la Commissione europea, come si legge tra le colonne de La Stampa, ha stilato un piano d’azione europeo per l’energia eolica che consentirà di affrontare importanti sfide per il futuro.

Piano eolico europeo: la road map

Pale eoliche
Parco ecoloco su collina (Orizzontenergia.it)

Sono tanti ancora i punti interrogativi che restano sull’eolico come una domanda insufficiente rispetto alle prestazioni possibili, una burocrazia farraginosa e lenta per l’ottenimento delle autorizzazioni, inflazione elevata, prezzi delle materie prime eccessivi, senza contare la forza lavoro che a volte non è ben qualificata. Insomma, le incertezze sono tante e per cercare di colmarle la Commissione europea ha stilato una road map da perseguire, nei prossimi mesi ed anni, insieme agli Stati membri concentrandosi in particolare su alcune aree specifiche.

In primis urge dare un’accelerazione all’implementazione dell’eolico attraverso autorizzazioni più rapide. Ogni anno, infatti, è necessario arrivare allo step dei 37 Gigawatt per raggiungere l’obiettivo Ue 2030. A proposito è stata lanciata l’iniziativa Accele-Res che è volta ad una più veloce attuazione delle norme riviste sulle energie rinnovabili nell’Unione puntando su meccanismi di digitalizzazione e su autorizzazioni e assistenza più efficienti. Sarà compito degli Stati dare maggiore visibilità ai progetti sull’eolico con aste più trasparenti e realizzazioni più veloci. A questo si aggiungerà una facilitazione per accedere ai finanziamenti per la produzione di energia eolica in Europa.

Il focus sugli investimenti

Il Fondo per l’innovazione istituito dalla Commissione Europea e le garanzie di riduzione del rischio proposte dalla Banca europea permetteranno di incoraggiare gli Stati ed in particolare le aziende ed i privati ad investire sull’eolico ricordando anche la possibilità di sfruttare il quadro temporaneo sugli aiuti di Stato in caso di crisi e transizione che è stato modificato.

Inoltre, per garantire la piena parità di operare nel sistema eolico, la Commissione si impegna a monitorare il mercato per evitare ogni tipo di pratica commerciale scorretta a vantaggio dei produttori stranieri. Utilizzerà, poi, degli accordi commerciali per rendere più easy l’accesso ai mercati esteri. Piena collaborazione è stata offerta anche agli investitori e ai progetti dedicati al lancio di vere e proprie accademie comunitarie dedicate allo sviluppo delle competenze legate all’industria green ed in particolare al settore eolico.

Il piano si focalizza sulla creazione di una Carta dell’energia eolica dell’Ue da realizzare grazie alla collaborazione tra la Commissione, gli Stati membri e l’industria eolica. Obiettivo è migliorare le condizioni dell’industria che lavora in questo settore per farla rimanere competitiva e dare modo di accelerare lo sviluppo dell’eolico offshore per dare un contributo significativo rispetto al raggiungimento degli obiettivi previsti.