Crisi energetica, niente paura: l’Europa verso la proroga delle misure

L’Unione Europea è pronta a proporre l’estensione delle misure contro la crisi energetica anche nei prossimi mesi: il quadro.

Proroga delle misure contro la crisi energetica (Orizzontenergia.it)

La Commissione europea vorrebbe estendere ai prossimi mesi le misure energetiche di emergenza approvate lo scorso anno per far fronte alla crisi del gas in Europa: si tratta di una nuova misura che dovrebbe evitare l’acuirsi della situazione, vista anche la preoccupazione per il futuro sulla questione. Si tratta di un tema importante e che come noto non riguarda soltanto il nostro Paese.

Misure contro la crisi energetica: è necessario in tutta Europa

Misure contro la crisi energetica sono necessarie
Misure contro la crisi energetica sono necessarie (Orizzontenergia.it)

Già dalla fine dell’estate 2022, ad esempio, anche la Germania si è mossa promuovendo specifiche misure anticrisi, così come avvenuto del resto in praticamente tutta Europa. L’obiettivo dichiarato è chiaramente quello di proteggersi da futuri aumenti sconsiderati dei prezzi, oltre che quello di sviluppare rapidamente le energie rinnovabili, in modo da rendersi indipendenti dai combustibili fossili.

Si tratta di misure importanti, ma per vedere i risultati dovremo sicuramente attendere qualche tempo: intanto un alto funzionario dell’UE, che resta anonimo, ha spiegato all’agenzia di stampa Reuters che “sarebbe giustificato estendere queste misure al prossimo anno e continuare a beneficiare della protezione che ci offrono da eventuali picchi di prezzo sul mercato”.

Come noto, tutto è iniziato al principio del 2022, con la crisi tra Russia e Ucraina, ma ancor prima con la Russia, ex principale fornitore di gas dell’Europa, che ha tagliato le consegne, anche in virtù dell’embargo nei suoi confronti. Questo ha fatto sì che il Vecchio Continente precipitasse in una crisi energetica con prezzi record e inflazione alle stelle. Una nuova crisi internazionale, come quella in Medio Oriente, contribuisce ad aggravare la situazione.

Le misure approvate dall’Unione Europea

Così, già lo scorso anno, l’Unione Europea si è mossa per correre ai ripari e uscire al più presto da una situazione che rischiava di essere di grave stallo, approvando una serie di misure per far fronte alla crisi. Tra queste, è stato ad esempio stabilito un tetto massimo per il prezzo del gas. Inoltre, verranno concesse autorizzazioni più rapide per progetti di energie rinnovabili e sono stati disposti nuovi principi di “solidarietà”.

In sostanza, con le nuove regole stabilite lo scorso anno dall’Unione Europea, in caso di nuova crisi energetica, nessuno Stato membro dovrebbe più rimanere “a secco”. Ma poiché tali misure scadono tra pochi mesi, la Commissione Europea sta valutando una proposta per prorogarle per un ulteriore anno. Questo avverrà dopo che l’Europa avrà raggiunto un accordo sulle nuove regole del mercato del gas.

Il tetto massimo del prezzo del gas divide ancora l’Europa

Si tratta di negoziati che dovrebbero concludersi già alla fine di questo mese, ma che – stando a quanto riferiscono fonti affidabili – potrebbero estendersi fino a fine dicembre se i Paesi membri dell’Unione Europea e i legislatori dovessero fare fatica a trovare un accordo. In particolare è il tetto massimo del prezzo del gas a dividere gli Stati membri, con la Germania che chiede la cancellazione di questo tetto per attrarre nuovi investimenti.

Francia, Polonia e altri hanno chiesto la misura per frenare l’inflazione, ma va anche detto che sono molti oggi gli analisti che assicurano che quanto accaduto lo scorso anno non dovrebbe più ripetersi e anzi i prezzi del gas difficilmente si avvicineranno a quel livello record. Il braccio di ferro tra Stati membri sulla questione dovrebbe continuare nelle prossime settimane.