Decreto sonde geometriche, le regole sono cambiante: tutte le ultime novità

Decreto sonde geometriche: c’è finalmente la normativa a riguardo. Attenzione alle nuove regole sugli impianti da fare in casa: i dettagli

Sonde geotermiche decreto novità
Sonde geotermiche (Instagram)

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È una delle ultime frontiere nel campo delle energie alternative e delle nuove tecniche a sostegno dell’ecologia. Si tratta della sonda geotermica in grado di scambia calore con il terreno in profondità, che per via delle sue caratteristiche, rimane sempre a temperatura costante garantendo comfort a tutta l’abitazione.

È proprio su questa materia che finalmente il Governo Draghi, giunto ormai alle battute finali, si è espresso firmando il Decreto sonde geotermiche che stabilisce le modalità di installazione delle sonde individuando quando si può attivare una procedura abilitativa semplificata (PAS) e quando si tratta di attività di edilizia libera. Vediamo tutte le novità e le regole entrate in vigore.

Decreto sonde geometriche, le nuove disposizioni

Installazione sonde geotermiche regolamento
Installazione sonde geotermiche (Instagram)

Il Decreto sulle sonde geotermiche stabilisce quando gli impianti hanno necessità di un’abilitazione e di un permesso e quando invece queste procedure non servono perché il procedimento viene considerato di edilizia libera.

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Tutto dipende dalle dimensioni dell’impianto. Se le sonde geotermiche a circuito chiuso restano ad una profondità inferiore ai 2 metri se orizzontali, o sotto gli 80 metri quando verticali, non hanno la necessità di ricevere dei permessi. In questo influisce anche la potenza dell’impianto geotermico che non deve andare oltre i 50 kW e non deve comportare modifiche allo stabile alterandone i volumi.

Per gli impianti che raggiungono fino ai a 100 kW di potenza termica con sonde che arrivano fino a 3 metri di profondità, se orizzontali, e 170 se verticali, allora si rende necessaria eseguire la procedura abilitativa semplificata.

In entrambi i casi, gli utenti hanno un importante obbligo: registrare l’impianto nei nuovi registri telematici delle Regioni e delle Province autonome specificando la tipologia delle pompe geotermiche e tutti i dati ad esse connessi. Per il controllo delle installazioni, invece, il Governo ha demandato agli enti locali il tutto.

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Il decreto è stato accolto molto positivamente da tutto il settore che non aveva fino ad ora un riferimento preciso in materia. “Si tratta di una svolta per tutto il settore della geotermia” le parole di Arcangelo Francesco Violo, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG). Di grande valore ha parlato  l’Associazione Riscaldamento Senza Emissioni che sottolinea però che il Governo avrebbe potuto fare anche di più con maggiori specifiche puntando in alto.