Maneskin, oltre al successo c’è anche l’inquinamento. Scopriamo come stanno le cose

Maneskin: tutto ciò che toccano si trasforma in oro. Ma è proprio così? L’etica ecologica della band è davvero il sepolcro imbiancato di cui si fanno portavoci?

Maneskin successo emissioni
Jet privato – foto da pixabay

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L’inchiesta è partita dal profilo instagram di giovani ecologisti, “jetdeiricchi“, il quale pone l’accento sui consumi e le emissioni nocive incrementati dalle scelte d’élite di personalità famose di tutto il mondo.

I risultati dell’indagine sono stati poi raccolti dal bene noto profilo “Ohga” che fornisce un quadro più che esaustivo della situazione di cui abbiamo voglia di parlare. Protagonisti dell’articolo sono gli eco-friendly Maneskin, le nuove star del rock’n’roll nostrano.

Menskin: è tutto oro quel che luccica? Non proprio

Maneskin successo showbusiness
Maneskin – foto da Pinterest

Quello dei Maneskin è l’ultimo fenomeno mediatico-commerciale made in Italy che è riuscito a varcare la soglia delle alpi. Oltre alla musica, c’è molto di più. Il gruppo di giovani musici che sembrano aver inventato e diffuso il rock’n’roll sul pianeta terra sono molto sensibili alle tematiche ambientali.

Ebbene sì perché la crisi del clima, o il surrisgaldamento globale più in grande, stanno letteralmente inabissando la nostra civiltà con temeperature bipolari che regalano alluvioni innarestabili o siccità mortifera nelle zone d’interesse. I Maneskin suonano, inaugurano la rivoluzione giovanile della musica e della ribellione, eppure due loro concerti in europa valgono al pianeta 11 tonnellate di emissioni.

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Jet Dei Ricchi tiene traccia delle emissioni prodotte e immesse nell’atmosfera dai jet privati delle celebrità. I Maneskin fra il 6 e il 7 ottobre hanno presentato e lanciato il loro nuovo singolo “The loneliest”. Per l’operazione speciale hanno sorvolato i cieli europei per le tratte Roma-Londra, Londra-Parigi, Parigi-Roma.

Il risultato del lancio, oltre ad un indiscusso e prevedibile successo, è stato quello dell’emissione nell’atmosfera di ben oltre 11 tonnellate di CO2. Sarebbe l’equivalente di emissioni prodotte da un individuo in 4 anni di vita effettuando tutti i trasporti necessari alle attività quotidiane.

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Le programmazioni dello show business non tengono minimamente conto dell’impatto ambientale determinato dalle proprie attività. Esiteva un modo infatti più ecologico per raggiungere Parigi partendo da Londra: una tratta percorsa dal treno ad alta velocità che impiega una sola ora in pià rispetto all’aereo, quindi 2 ore e 16 minuti, e che produce molte meno emissioni.

Andrebbero introdotte delle tassazioni per l’utilizzo di jet privati il cui fine sarebbe quello di investire nella ricerca sulla mobilità sostenibile. La colpa non è dei Maneskin, ma siamo sicuri che non potrebbero proprio fornire strategie alternative ai propri manager anziché accettare passivamente le direttive dello show business?