Il Ministero della Transizione Ecologica ha approvato il primo tratto che collegherà la Sicilia e la Sardegna: è il Tyrrhenian Link.
![Progetto Tyrrhenian Link](https://www.orizzontenergia.it/wp-content/uploads/2022/10/Il-progetto-illustrato-da-Terna.jpg)
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Si chiama Tyrrhenian Link, un progetto ambizioso e suddiviso in due tratte, che dovrà collegare la Penisola con le due maggiori isole, Sicilia e Sardegna. I lavori, almeno sul primo tratto, quello tra la Sicilia e la Campania, inizieranno a breve, e il condotto potrà essere operativo già a partire dal 2025. Un collegamento tirrenico davvero futuristico.
Si tratta di un elettrodotto che collegherà la Sardegna e la Sicilia con il resto d’Italia. Il titolare del progetto è la società Terna. L’idea è quella di collegare il Paese attraverso un doppio cavo sottomarino lungo circa 950 km e potente 1000 MW. Un’opera infrastrutturale di grande rilievo, importantissima per il nostro futuro energetico.
Futuro energetico: al via il progetto Tyrrhenian Link per unire energeticamente il Paese
![elettrodotto tirrenico Terna](https://www.orizzontenergia.it/wp-content/uploads/2022/10/Tratta-Est-della-costa-siciliana.jpg)
950 chilometri di lunghezza per una potenza impressionante di 1000 MW, sono le caratteristiche del doppio cavo sottomarino che collegherà l’Italia con la Sicilia e con la Sardegna. Il tutto, per un futuro più sostenibile. Ma perché questo progetto è così importante? Come riferisce Terna, la società che si occuperà dei lavori, questo migliorerà la capacità di scambio energetico, favorendo lo sviluppo di fonti rinnovabili.
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![elettrodotto Sicilia Sardegna](https://www.orizzontenergia.it/wp-content/uploads/2022/10/Collegamento-del-condotto-con-la-Campania.jpg)
Il MiTE chiarisce che il lavoro migliorerà l’affidabilità della rete, promuovendo due tratte, quella Est e quella Ovest. La tratta Est, che è stata appena approvata, collegherà la Sicilia con l’Italia continentale, partendo dal Comune di Termini Imerese, in provincia di Palermo, con il porto di Torre Tuscia Magazzeno, a Battipaglia, in provincia di Salerno.
Questa prima tratta ha una lunghezza di 480 km. La tratta Ovest, invece, collegherà la Sardegna con la Sicilia, recuperando altri 470 km di lunghezza. I lavori inizieranno a breve, spinti anche dal periodo storico: occorre puntare sulle fonti rinnovabili e abbattere gli sprechi energetici.
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L’elettrodotto in corrente continua sarà definitivamente pronto per il 2028 e avrà un costo completo di 3,7 miliardi di euro. Secondo il MiTE, questa opera è fondamentale per l’energia italiana, un’infrastruttura strategica per affrontare la transizione ecologica ed energetica. Questo progetto permetterà di migliorare la capacità di scambio energetico tra le Regioni e di sfruttare meglio le fonti rinnovabili.