Acchiappa plastica per pulire i corsi d’acqua, un aiuto concreto al pianeta

Se il mare è sempre più ricolmo di plastiche e circa l’80 % di queste vengono dai fiumi. Ma ora questa potrebbe essere un ricordo

barriera fiumi contro inquinamento
Fiume inquinato (Foto Pixabay – Modifica Orizzontenergia.it)

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Le acque dei nostri mari sono sempre più colme di plastica e anno dopo anno la situazione tende a peggiorare. Basta infatti pensare che annualmente vengono riversati 8 milioni di tonnellate e l’80% di queste viene immessa dai fiumi. Ma per proteggere il nostro pianeta dall’inquinamento bisogna intervenire già dalle nostre case compiendo il riciclaggio. Ma in attesa che tutto il mondo compia il riciclaggio è fondamentale intervenire con sistemi alternativi di pulizia delle acque.

L’acchiappa plastica che contribuisce a pulire i fiumi

sistema filtraggio rifiuti in acqua
Spazzatura in acqua (Foto Pixabay – Modifica Orizzontenergia.it)
E proprio la pulizia delle acque è diventata la missione di Fabio Dalmonte e Mauro Nardocci. I due erano rimasti sorpresi dalla quantità di plastiche presenti nei fiumi durante un periodo di ricerca in Indonesia e proprio da questa terribile esperienza hanno deciso di avviare una start up per la pulizia dei corsi d’acqua. La Seads e le barriere galleggianti Blue Barriers.
Queste sono immerse per circa un metro, in posizione obliqua, nei fiumi e riescono a trattenere il 100 % dei rifiuti. La start up ha installato la prima barriera nel Lazio sul fiume Aniene ed è al lavoro per installarle altre in giro per il mondo. Incredibili poi risultati sul fiume laziale: in appena tre giorni è stato raccolto un metro cubo di rifiuti. Rifiuti che sarebbero altrimenti finito nel Tevere e poi nel Tirreno. E sono tra i tanti elementi recuperati: complementi di arredo, materassi, porte, divani, Tantissimi oggetti che non dovrebbero stare nelle nostre acque che poi, inevitabilmente, finiscono nei nostri mari. Un problema da non sottovalutare visto che poi inquinano sia quello che mangiamo che l’ambiente.

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Inoltre, dettaglio non affatto trascurabile, tutto il “raccolto” può genere un nuovo valore capace addirittura di coprire i costi di gestione e di smaltimento dei rifiuti. A dimostrare ciò dei test svolti in collaborazione con l’Università di Bologna sul fiume Lamone in Emilia Romagna. Con questi è stato dimostrato che  l’installazione di una barriera si ripagherebbe in appena otto anni e in vent’anni verrebbero generati profitti per 400.000 euro. Infine, è importante sottolineare che queste non creano nessun tipo di ostacolo per la viabilità marina. E in caso di piena del fiume si staccano manualmente o automaticamente facendoli appoggiare al bordo del corso d’acqua.