Superbonus 110%, si riparte con la cessione del credito: gli aggiornamenti

Novità sul fronte dei lavori di ristrutturazione che possiamo fare alla nostra casa per renderla più sicura ed efficiente

superbonus 110 riparte senza cessione
Ristrutturazioene 110% (Foto di Stefan Schweihofer-Pixabay)

PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM

Il 2020 ha visto nascere delle agevolazioni fiscali in aiuto a chi avrebbe deciso di rendere la propria abitazione più efficiente dal punto di vista energetico e più sicura. Disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020, detto anche decreto rilancio, consisteva in una detrazione del 110% delle spese sostenute.

In corso d’opera, l’articolo, così come era stato pensato, ha subito alcune variazioni degne di nota. La circolare con le novità è attesa da tempo dal mondo delle imprese e da coloro che vogliono ancora usufruire degli sconti per ristrutturare casa.

Le novità del Superbonus 110%

superbonus riparte senza cessione
Casa da ristrutturare (Foto di Stefan Schweihofer-Pixabay)

Ottobre ha portato con sè delle novità anche in campo edilizio. La legge di bilancio ha prorogato il superbonus del 110% con alcune variazioni. La prima riguarda le scadenze dei pagamenti in base ai soggetti che sostengono le spese ammesse.

La circolare n.33/E permette al superbonus di ripartire con la cessione del credito o, per gli altri bonus edilizi,  con lo sconto in fattura. Per accedere agli incentivi fiscali sono cambiate alcune condizioni, e per poterne usufruire è necessario tenere conto di alcune variabili.

In Gazzetta Ufficiale si legge che il Superbonus spetta fino al 31 dicembre 2025, nella misura del 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023. Scende al 70% per le spese sostenute nel 2024, fino ad arrivare al 65% per le spese sostenute nel 2025.

La detrazione, inoltre, va ripartita tra gli aventi diritto per le spese sostenute a partire dall’1 gennaio 2022. Le quote annuali saranno 4 e di pari importo, entro naturalmente i limiti di capienza dell’imposta annua e che deriva dalla dichiarazione dei redditi.

Alla detrazione diretta, è possibile optare per un contributo anticipato sottoforma di sconto da parte dei fornitori dei beni e dei servizi. In pratica si tratta dello sconto in fattura che già conosciamo, oppure possiamo scegliere la cessione del credito che corrisponde alla detrazione spettante.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Bonus energia, ti coprono il 100% delle spese per installare questi sistemi

La cessione può essere disposta in favore dei fornitori dei beni e dei servizi necessari per la realizzazione degli interventi richiesti, oppure di altri soggetti. Questi possono essere persone fisiche, attività di lavoro autonomo o imprese o società o enti. Infine, ci si può rivolgere agli istituti di credito e a intermediari finanziari.

Le condizioni sono sicuramente meno vantaggiose rispetto al passato, ma la possibilità di fare alcune migliorie alla propria casa con delle agevolazioni fiscali non è, comunque, poca cosa. Hanno diminuito le aliquote e gli importi che verranno liquidati a chi richiede i lavori.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Superbonus 110%, puoi averlo anche nel 2023: questo è il trucco

Alcuni istituti di credito hanno, infatti, tempestivamente cambiato i propri parametri relativi agli importi che liquideranno in caso di cessione del credito. E’ il caso delle Poste Italiane e di Intesa San Paolo che hanno aggiornato le proprie posizioni.

Il superbonus del 110% è stato un successo. Secondo i dati riportati dall’ Enea, al 30 settembre 2021 erano ancora in corso 195 interventi edilizi coperti da supebonus, per un totale di circa 7.5 miliardi di investimenti. Le detrazioni ammonteranno a circa 8.2 miliardi di euro.