Il peperoncino è un ingrediente ampiamente utilizzato in cucina, studi scientifici evidenziano le sue proprietà benefiche, capaci di allungare la vita.
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Le proprietà benefiche del peperoncino sono note da sempre, e per questo motivo da secoli è utilizzato in cucina. Questa spezia molto piccante possiede tantissime proprietà benefiche e, secondo alcuni scientifici, sarebbe in grado di allungare la vita media di un uomo. È il risultato di uno studio condotto all’università del Vermont, negli Stati Uniti, pubblicato sulla rivista Plos One.
I ricercatori hanno scoperto che consumare regolarmente questa spezia riduce la mortalità del 13%. Una riduzione significativa, visto che il peperoncino aiuta la circolazione sanguigna e protegge il cuore e le arterie. Mangiare peperoncino riduce il rischio di malattie cardiache, ma gli studi sul suo consumo non finiscono qui.
I benefici di un consumo regolare di peperoncino: mangiare piccante fa bene
I medici, però, avvertono che non bisogna mai mangiare piccante quando si è a stomaco vuoto. Lo stomaco potrebbe irritarsi e, con il tempo e in caso di pratica continua, potrebbe anche subire delle lesioni. I cibi piccanti, infatti, aumentano l’acidità, perciò non devono mai troarsi a contatto con le mucose digestive. Meglio consumare cibo piccante insieme ad altri alimenti più delicati.
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Il tipico sapore piccante della spezia, e di tutte le bacche piccanti, è dovuto a una sostanza in particolare, la capsaicina. Questa provoca la produzione di ossido nitrico, una molecola gassosa che protegge le arterie dalle infiammazioni. La capsaicina protegge le vene, le rilassa e aiuta ad abbassare la pressione. I benefici per il cuore, dunque, sono molti.
Ma le qualità del peperoncino sono anche altre, ad esempio, questo fa bene alla vista, riduce il colesterolo cattivo, stimola la digestione, rafforza il sistema immunitario e permette di controllare il peso, bruciando calorie. Su quest’ultimo beneficio vertono gli studi più recenti da parte dei ricercatori. Il peperoncino aiuta a perdere peso?
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Sembrerebbe di sì, tanto che molti nutrizionisti lo consigliano nelle diete dimagranti. La capsaicina, infatti, riduce il senso della fame, contribuendo alla diminuzione della gremlina, ossia l’ormone alla base dell’appetito. Mangiare piccante, dunque, aumenterebbe il metabolismo e la termogenesi, bruciando calorie e contribuendo a mantenere il peso, o a perderlo.