Biodiversità, tra alcuni anni milioni di specie potrebbero scomparire: situazione preoccupante

Biodiversità: situazione preoccupante. In pochi decenni moltissime specie potrebbero scomparire. Tutto quello che c’è da sapere

allarme biodiversità: l'estinzione di molte specie
Paesaggio – Natura – Pixabay – OrizzontEnergia.it

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A causa dei danni che la Terra ha subito per mano dell’essere umano, decennio dopo decennio stiamo assistendo all’estinzione di moltissime specie. Ad essere a rischio, fortemente, è dunque proprio la biodiversità. Come è già successo con i dinosauri, milioni di anni fa, passo dopo passo, risultano essere sempre più numerose le specie che si stanno estinguendo. Questo, oggettivamente, rappresenta un danno non indifferente per tutto il mondo. Secondo quanto stimato sono circa 1 milione le specie a rischio.

Specie, dunque, che potrebbero scomparire definitivamente nel giro di qualche decennio. Si tratta, ovviamente, di specie che contribuiscono all’equilibrio del nostro ecosistema, già precario. Tali estinzioni si tradurrebbero, quindi, in un danno maggiore, inestimabile. Per gli scienziati ad essere a rischio sono circa il 30% dei mammiferi, come lemuri e tigri, ed il 40% degli squali e degli uccelli. I Governi stanno lavorando incessantemente per mettere in atto strategie adeguate per tutelare la biodiversità.

Biodiversità: dati e mappe della crisi climatica

rischio estinzione di piante ed animali
Flora e fauna – Pixabay – OrizzontEnergia.it

La Terra, come abbiamo già accennato, rischia di assistere alla sesta estinzione di massa. Studiosi e scienziati di tutto il mondo non nascondono le preoccupazioni relative all’argomento, facendo riferimento ai dati, sempre più allarmanti. La biodiversità sta scomparendo ad un ritmo davvero incredibilmente veloce, ma che cosa vuol dire questo? Significa che nel giro di una manciata di decenni molte specie scompariranno definitivamente.

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Non solo animali, come la tigre del Bengala ed i lemuri, ma anche tantissime specie di piante. Tutte fondamentali in quanto contribuiscono a mantenere in equilibrio, come ben sappiamo, il nostro ecosistema, già estremamente danneggiato. Ma di chi è la colpa di tutto quello che sta succedendo? Questo è il tasto dolente della situazione. La responsabilità di tutto ciò non è da attribuire ai fenomeni geologici, bensì solo ed esclusivamente all’uomo.

L’essere umano, con i suoi comportamenti, nello scorrere degli anni, ha causato tutto ciò. In che modo? Con le deforestazioni, l’allevamento intensivo, l’agricoltura e l’allargamento delle città. Rischi prevedibili di cui l’essere umano, con il suo egoismo, non ha mai tenuto conto. Nonostante gli accordi dei Governi, che riguardavano la tutela della natura, il fenomeno risulta essere inarrestabile. Si sta tentando davvero il tutto per tutto per limitare i danni che potrebbero rivelarsi davvero catastrofici.

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Le aree in cui la situazione è più grave sono quelle che riguardano il Nord America, l’America Latina, l’Africa, l’Asia, l’Australia Orientale ed anche diverse zone della nostra Europa. La crisi climatica, ovviamente, contribuisce in maniera abbastanza significativa sulla biodiversità, ed anche questo fenomeno, come sappiamo, è strettamente collegato ai comportamenti dell’uomo.