La NASA cercherà pianeti simili alla terra: il nuovo telescopio

La NASA procede nel suo lavoro di ricerca di pianeti che possano risultare simili al nostro: vediamo che lavoro stanno facendo

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Foto spazio-Facebook-collage OrizzontEnergia.it

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Da tempo immemore il genere umano si pone domande sull’esistenza di altre forme di vita nell’Universo. Da sempre ci chiediamo: ma ci siamo solo noi? E la ricerca scientifica astronomica cerca di rispondere a questa domanda. Da decenni siamo alla ricerca di altre presenze di vita intelligente su altri pianeti.

Tenendo conto di quante galassie e quanti pianeti potrebbero esistere, risulta abbastanza incredibile che gli umani siano unici in tutto l’Universo. Fatto sta che fino ad ora non ne abbiamo trovate altre. Anche gli ultimi studi sulle cosiddette “tecnofirme” sono risultati un nulla di fatto. Ma la scienza prosegue nell’affascinante cammino di ricerca, alla scoperta di ciò che potrebbe esistere là fuori.

La NASA mette a punto un nuovo super telescopio

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Telescopio JWST-Facebook-collage OrizzontEnergia.it

La scienza continua il suo lavoro di ricerca alla scoperta di nuove forme di vita nell’Universo, ma per farlo è necessario progredire nella tecnologia astronomica. La NASA pensa infatti di mettere a punto un nuovo telescopio in grado di penetrare ancora più a fondo nei meandri dell’infinito cosmo che ci circonda.

L‘ambizioso progetto prevede la realizzazione di un nuovo telescopio ottico paragonabile al James Webb Space Telescope. Il JWST infatti ha consentito di ottenere foto inedite che hanno permesso l’osservazione di filamenti di galassie, di nebulose e di resti di stelle esplose. Inoltre la ricerca di vita nell’Universo è stata effettuata analizzando la luce delle stelle che passa attraverso le atmosfere di pianeti lontani.

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Il passo successivo sarà affidato a Habitable Worlds Observatory, un nuovo telescopio spaziale che sarà uno strumento di osservazione ancora più sofisticato di JWST. Infatti l’HWO presenterà differenze sostanziali rispetto al suo predecessore, e sarà progettato per la manutenzione e gli aggiornamenti robotici.

L‘obbiettivo di queste nuove tecnologie di riferimento manutentivo e di aggiornamento è la possibilità di un funzionamento più duraturo. La posizione del gigante di osservazione spaziale sarà un punto di equilibrio gravitazionale posto a ben 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, e tale punto specifico si chiama L2.

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La novità di HWO è di avvalersi di altre tecnologie in grado di dare un importante contributo nella ricerca di nuovi segni di vita alieni. Tra questi la dotazione di specchi segmentati e il coronografo, un dispositivo ottico all’interno del telescopio, in grado di bloccare la luce di una stella per permettere la rilevazione anche dei più deboli segnali provenienti da esopianeti sconosciuti.

In questo modo il nuovo telescopio potrebbe scrutare più approfonditamente ben 25 esopianeti vicini alla Terra, alla ricerca del minimo segnale di vita aliena nella galassia. La sua realizzazione è ancora lontana, si prevede che potrà vedere la luce non prima di vent’anni, ma sarà fondamentale per dare ulteriore impulso alla ricerca di segni di vita su pianeti simili alla Terra.