Spazioporto, anche l’Unione Europea ne avrà uno: il progetto

Spazioporto per il lancio di missili in Europa, una porta indipendente verso lo spazio: vediamo il progetto

centro spaziale europeo svezia Esrange
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Lo spazioporto è un complesso di strutture, sia fisiche che tecnologiche, poste in essere per il lancio di vettori missilistici. Gli scopi che stanno dietro la realizzazione di uno scalo spaziale sono in genere scientifici o militari, oggi prevalentemente di ricerca. Infatti la ricerca spaziale e il settore aerospaziale sono in grande espansione e necessitano di strutture strategiche e indipendenti.

L’ESA, l’Agenzia spaziale europea ha posto in essere diversi progetti atti principalmente alle osservazioni dello spazio a favore della prevenzione delle crisi in materia ambientale e di sicurezza. Anche lo spazio può venire in aiuto della Terra nella lotta alla riduzione delle emissioni di CO2 con lo studio dell’atmosfera terrestre.

Una porta spaziale nei cieli europei

Esrange centro spaziale porta europea
Centro spaziale Esrange-Facebook-collage OrizzontEnergia.it

L’Europa inaugura il proprio scalo indipendente nel profondo Nord della Svezia con l’obbiettivo di mandare in orbita satelliti autonomamente. Nel senso che finalmente potremo lanciare razzi spaziali e satelliti in autonomia senza dover chiedere permessi e autorizzazioni ad altri paesi. Importantissimo passo in avanti verso l’enorme potenziale rappresentato dalla ricerca spaziale.

Il Centro spaziale Esrange è il primo spazioporto in Europa continentale e sorge a 200 chilometri a nord del circolo polare artico, non lontano dalla città più settentrionale della Svezia, Kiruna. Una landa desolata perfetta per i lanci in orbita. Le straordinarie opportunità che apre questo nuovo scalo, esclusivamente europeo, sono enormi e l‘infrastruttura è davvero preziosa per il nostro futuro.

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La Svezia diventa il primo Paese europeo a dotarsi di uno spazioporto, seguita a ruota dall’Italia che sta per realizzare una medesima infrastruttura a Grottaglie, in provincia di Taranto. Il nuovo scalo spaziale europeo potrà effettuare test di lanci suborbitali di razzi di nuova generazione.

Un importante lavoro con l’obbiettivo anche di monitorare, con i sistemi satellitari, gli effetti del cambiamento climatico. Lo spazio infatti è in grado di fornire il 60% delle misurazioni necessarie. Un’altra importante attività sarà quella di analizzare in tempo reale i disastri naturali per coordinare aiuti e interventi. Più occhi in cielo ci sono meglio è per tutti.