Carenza d’acqua: dai cattura umidità alla semina delle nuvole, tutte le soluzioni

La carenza d’acqua nei prossimi anni potrebbe divenire realtà. Per questo motivo gli scienziati stanno studiando le soluzioni

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Goccia d’acqua – Pixabay – OrizzontEnergia.it

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La carenza d’acqua è una condizione in cui la disponibilità di acqua potabile è insufficiente per soddisfare le esigenze umane, agricole e industriali. Può essere causata da fattori naturali come la siccità o le inondazioni, ma spesso è il risultato di attività umane, come la cattiva gestione delle risorse idriche, l’espansione urbana, l’inquinamento e la deforestazione. La carenza d’acqua può portare a problemi di salute, come malattie gastrointestinali e disidratazione, e può avere ripercussioni economiche e sociali significative. La gestione sostenibile delle risorse idriche è importante per prevenire la carenza d’acqua e garantire un’adeguata disponibilità di acqua potabile per tutti.

Gli esperti di geopolitica ritengono che la prossima guerra mondiale potrebbe essere combattuta non per interessi territoriali, ma per assicurarsi le risorse idriche. Secondo i dati di UN-Water, quasi 2,5 miliardi di persone vivono in paesi con difficoltà di reperimento di risorse idriche e circa la metà della popolazione mondiale vive in aree a rischio di carenza d’acqua. E proprio per questo motivo che gli scienziati sono alla ricerca di soluzioni alternative.

Carenza d’acqua? Le probabili soluzioni

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Rubinetti – Pixabay – OrizzontEnergia.it

La carenza d’acqua è un problema globale che sta diventando sempre più pressante. Gli esperti ritengono che potrebbe persino causare future guerre. Per affrontare questo problema, ci sono due direzioni principali che possono essere prese in considerazione: guardare al passato e al presente, e guardare al futuro e alla tecnologia.

Il passato ci offre esempi di comunità indigene che si sono adattate alla siccità attraverso pratiche agricole efficaci, come la coltivazione di colture resistenti alla siccità, la costruzione di dighe per migliorare lo stoccaggio dell’acqua e la riduzione degli incendi boschivi. Tuttavia, questi adattamenti non sono più sufficienti per far fronte al cambiamento climatico accelerato dalle attività umane.

Per questo motivo, è necessario guardare al futuro e alla tecnologia per trovare soluzioni. Ad esempio, le coltivazioni idroponiche e l’acquaponica sono tecniche che consentono di risparmiare fino al 90% di acqua, garantendo allo stesso tempo una produzione agricola efficace.

Il progetto “Value Ce-In” coordinato da Enea mira a garantire il 70% del fabbisogno irriguo dell’Emilia Romagna attraverso il recupero e il riuso delle acque reflue. Un’altra soluzione innovativa è l’utilizzo di reti che catturano l’umidità dell’aria e la trasformano in acqua, come quelle già presenti nel deserto di Atacama in Cile e a Dubai. La società sudamericana Innovacqua produce inoltre un elettrodomestico chiamato “Nube” che produce acqua dall’aria attraverso l’osmosi inversa. A livello più grande, in Abu Dhabi saranno installati 3mila dispositivi in grado di catturare l’umidità dell’aria e condensarla fino a creare acqua. Inoltre, negli Emirati Arabi viene utilizzata un’altra tecnologia avanzata chiamata “cloud seeding”, che consiste nella semina delle nuvole con particelle di sale igroscopico per attirare gocce d’acqua e creare pioggia.

Un secondo piano

In diverse parti del mondo sono state implementate diverse strategie per garantire la disponibilità di acqua potabile. Ad esempio, in Emilia Romagna, il progetto “Value Ce-In” coordinato da Enea, garantisce il 70% del fabbisogno irriguo attraverso il recupero e il riuso delle acque reflue. Inoltre, esistono tecnologie come quella della cattura dell’umidità dall’aria, utilizzata in deserti come quello di Atacama in Cile o a Dubai, o la produzione di acqua dall’aria attraverso l’osmosi inversa, utilizzata dalla società Innovacqua.

L’Algeria utilizza la desalinizzazione dell’acqua marina per produrre il 17% dell’acqua potabile del Paese. Infine, anche in Italia, si stanno costruendo dei bacini idrici per raccogliere e stoccare l’acqua in eccesso e distribuirla in caso di scarsità. In generale, è importante imparare dal passato e guardare al futuro per trovare soluzioni efficaci per garantire la disponibilità di acqua potabile.