Malawi: come si sta ripartendo dopo i disastri causati dalle alluvioni

Piano piano il Malawi si sta riprendendo dopo le terribili inondazioni che hanno distrutto il paese. Merito soprattutto di un piano…

come rinasce malawi dopo inondazione
Bandiera Malawi – Pixabay – OrizzontEnergia.it

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La crescente temperatura globale sta facendo sciogliere i ghiacciai e le calotte polari, portando ad un innalzamento del livello del mare e ad un aumento dell’intensità degli uragani e delle maree di tempesta. Questi fenomeni stanno mettendo a rischio le comunità costiere e le isole basse, aumentando il rischio di allagamenti e danni irreversibili all’ambiente.  E proprio per questo motivo è stato creato il  “loss and damage fund”.  Un aiuto per i paesi più poveri colpiti da questo disastro. E lo sa bene il Malawi.

Non a caso lo stato africano, nell’ultimo decennio, è stato duramente colpito dai mutamenti climatici. Forti inondazioni e piogge torrenziali hanno colpito i villaggi, distruggendo case e costruzioni, e mettendo in ginocchio le comunità. Il villaggio di Mambundungu non è stato risparmiato e, secondo quanto riferito dalla BBC, la situazione è stata resa ancora più tragica dalla presenza di coccodrilli nelle acque alluvionali, aumentando il numero di vittime.

Il Malawi riparte con il loss and damage fund

ricostruzione città del malawi
Abitanti del Malawi – Pixabay – OrizzontEnergia.it

E ora cittadina di Mambundungu  si sta lentamente ricostruendo. Le abitazioni stanno riaffiorando dalle macerie e la scuola materna Mphatso a Ngabu si appresta ad accogliere di nuovo i suoi piccoli studenti. Il merito di questa rinascita va alla forza d’animo e alla coraggiosa determinazione della popolazione dell’Africa orientale, ma gran parte del merito va anche all’importante sostegno giunto dalla Scozia. Infatti, dopo tante parole, finalmente si sono viste azioni concrete perché la Scozia è stata uno dei primi paesi al mondo (subito dopo la Danimarca) ad apportare finanziamenti al “fondo per la riduzione e il danno“. Questo fondo internazionale, del valore di oltre 100 miliardi di dollari all’anno, prevede che i paesi più ricchi aiutino quelli più poveri a fronteggiare gli impatti del cambiamento climatico e a mitigarne gli effetti.

Tuttavia, il Malawi è uno dei paesi più poveri al mondo, e non sarebbe stato in grado di recuperare da solo dai danni subiti, né di attrezzarsi con le misure necessarie per prevenire futuri disastri. Qui è intervenuto il governo scozzese, che si è impegnato durante la COP26 di Glasgow a versare 2 milioni di sterline in un programma di “loss and damage”, e successivamente ha aggiunto altri 5 milioni di sterline. Grazie a questo supporto, il villaggio di Mambundungu e la scuola materna Mphatso a Ngabu stanno ora riprendendo vita e le case stanno lentamente risorgendo dalle macerie.

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Nonostante le iniziali reticenze, la concezione che i paesi più industrializzati e inquinanti debbano pagare per i danni ambientali causati nei paesi meno sviluppati sta guadagnando terreno. Durante la COP27 in Egitto, altri paesi si sono uniti alla Scozia nel finanziamento di progetti di adattamento al cambiamento climatico nei paesi più colpiti.

La scuola di Mambundungu ha riaperto

Nel villaggio di Mambundungu, parte dei fondi stanziati viene utilizzata per la costruzione di barriere difensive contro le alluvioni, mentre organizzazioni come lo Scottish Catholic Aid Fund contribuiscono con 500mila sterline per la ricostruzione della scuola materna Mphatso a Ngabu.

Questa scuola, originariamente costruita dalla Roger Federer Foundation e da ActionAid, era stata distrutta da una serie di eventi meteorologici estremi, inclusa la tempesta tropicale Ana e il ciclone Gombe, che si sono abbattuti sul Malawi nel 2022. Le lezioni e le attività della scuola erano state interrotte e la struttura era stata utilizzata come campo per sfollati.

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Adesso, grazie all’enorme sforzo di ricostruzione, la scuola materna Mphatso a Ngabu è pronta a riprendere le lezioni e le attività. Il Malawi è uno dei paesi più colpiti dal cambiamento climatico, ma il sostegno internazionale sta aiutando la popolazione a recuperare e ad adattarsi alla nuova realtà climatica. Il cambiamento climatico rappresenta una sfida globale che coinvolge tutti i paesi, non solo quelli meno sviluppati.