Sono tutti increduli: lavatrice, occhio a questo particolare scatta la multa

Se utilizziamo la lavatrice in determinate fasce orarie possiamo risparmiare, ma facciamo attenzione se non vogliamo pagare una multa

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La lavatrice, come ben sappiamo tutti, è un elettrodomestico che serve per il lavaggio del bucato. Vediamo la sua storia. Secondo alcuni, il primo progetto e la sua realizzazione risale persino al 1767. L’inventore Jacob Christian Schaffeerrn,  aveva creato una macchina con un rudimentale cestello da azionare a mano.

Il principio, che si attua tutt’ora, era quello della forza centrifuga, che attraverso la rotazione divide il liquido dal solido. Ma quella più simile a quella attuale, fu costruita da Bradford nel 1860. La vera rivoluzione avvenne però nel l906, con la prima macchina di lavaggio elettrica di Fisher. Purtroppo però era anche estremamente pericolosa perché non era isolata per cui poteva essere causa di scosse elettriche per chi la toccava.

In Italia la prima lavatrice moderna, chiamata apparecchio da far bucato, funzionante con un motore fu brevettata da Luigi Armingaud nel 1851 nel Regno delle due Sicilie. E’ passato motlo tempo, ma l’importanza di questo elettrodomestico non è certo scemata. Piuttosto è aumentata sempre più fino a divenire certamente essenziale.

E’ presente in ogni casa in una moltitudine di varietà, di modelli e di marche. Negli ultimi anni, come ben sappiamo, si sono verificati forti rincari dell’energia elettrica. Questo ci ha portato a cercare di diminuire, il più possibile, i consumi sapendo che il lavaggio dei panni non può certo essere accantonato.

Ci sono diverse tipologie di consumo, indicate da apposite sigle di classificazione energetica. Se dobbiamo acquistarla cerchiamone una in classe A ed oltre, così da abbassare notevolmente il consumo ed ammortizzare il prezzo di acquisto. Utilizziamola nel migliore dei modi. Ci sono infatti delle buone norme da seguire per contenere i costi delle bollette.

Gli orari in cui usare la lavatrice costa meno, ma attenzione alle regole

La lavatrice, come ben sappiamo tutti, è un elettrodomestico che serve per il lavaggio del bucato. Vediamo la sua storia, secondo alcuni, il primo progetto e la sua realizzazione risale persino al 1767. L’inventore Jacob Christian Schaffeerrn, aveva creato una macchina con un rudimentale cestello da azionare a mano .Il principio, che si attua tutt’ora, era quello della forza centrifuga, che attraverso la rotazione divide il liquido dal solido. Ma quella più simile a quella attuale, fu costruita da Bradford nel 1860. La vera rivoluzione avvenne però nel l906, con la prima macchina di lavaggio elettrica di Fisher. Purtroppo però era anche estremamente pericolosa perché non era isolata per cui poteva essere causa di scosse elettriche per chi la toccava. uso moderno, consumo e sanzioni In Italia la prima lavatrice moderna, chiamata apparecchio da far bucato, funzionante con un motore fu brevettata da Luigi Armingaud nel 1851 nel Regno delle due Sicilie. E’ passato motlo tempo ma l’importanza di questo elettrodomestico non è certo scemata. Piuttosto e aumentata sempre più fino a divenire certamente essenziale. E’ presente in ogni casa in una moltitudine di varietà, di modelli e di marche. Negli ultimi anni, come ben sappiamo, si sono verificati forti rincari dell’energia elettrica. Questo ci ha portato a cercare di diminuire, il più possibile, i consumi sapendo che il lavaggio dei panni non può certo essere accantonato. Ci sono diverse tipologie di consumo, indicate da apposite sigle di classificazione energetica. Se dobbiamo acquistarla cerchiamone una in classe A ed oltre, così da abbassare notevolmente il consumo ed ammortizzare il prezzo di acquisto. Utilizziamola nel migliore dei modi, ci sono infatti delle buone norme da seguire per contenere i costi delle bollette. Le lavatrici moderne hanno anche programmi che consentono di scegliere lavaggi a risparmio energetico, che possono ridurre i consumi anche del 30 o 40%. Un altro fattore importante è l’orario di utlizzo. Le aziende fornitrici di energia elettrica, prevedono tre fasce diversamente indicate. La F1 è quella più costosa e viene attuata dalle 8 alle 19, dal lunedì al venerdì. La F2 è intermedia, è valida dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23. Si aggiunge il sabato dalle 7 alle 23. La più economica è la F3 che parte, ogni giorno, dalle 23 alle 7. Tutte le domeniche e i festivi. Quest’ultima può far risparmiare parecchio ma può sorgere un altro problema. Se viviamo in una palazzina o un condominio, ed usiamo la lavatrice di notte, dobbiamo fare i conti anche con il rumore. Qurllo che può disturbare di più è la cebtrifuga. La legge sull’inquinamento acustico stabilisce che vi sono dei limiti di tollerabilità fissati i8n 5 decibel durante il giorno e 3 durante la notte, ossia dalle 23 alle 6. Chiaramente il mancato rispetto di queste indicazioni comporta delle sanzioni, che sono automatiche per gli esercizi commerciali, mentre negli altri casi, sono valutati singolarmente. Ma come si valuta in concreto la tollerabilità? Continuità ed occasionalità sono requisiti essenziali. La Corte Costituzionale si è espressa proprio su questo punto, stabilendo che la durata della centrifuga di notte, non rientra nella casistica legale, salvo che sia disposto diversamente dal regolamento condominiale. In questo caso il condomino violerebbe il contratto sottoscritto per cui deve pagare la multa stabilita.
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Le lavatrici moderne hanno anche programmi che consentono di scegliere lavaggi a risparmio energetico, che possono ridurre i consumi anche del 30 o 40%. Un altro fattore importante è l’orario di utlizzo. Le aziende fornitrici di energia elettrica, prevedono tre fasce diversamente indicate.

La F1 è quella più costosa e viene attuata dalle 8 alle 19, dal lunedì al venerdì. La F2  è intermedia, è valida dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23. Si aggiunge il sabato dalle 7 alle 23. La più economica è la F3 che parte, ogni giorno, dalle 23 alle 7. Tutte le domeniche e i festivi. Quest’ultima può far risparmiare parecchio,ma può sorgere un altro problema.

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Se viviamo in una palazzina o un condominio, ed usiamo la lavatrice di notte, dobbiamo fare i conti anche con il rumore. Quello che può disturbare di più è la centrifuga. La legge sull’inquinamento acustico stabilisce che vi sono dei limiti di tollerabilità fissati in 5 decibel durante il giorno e 3 durante la notte, ossia dalle 23 alle 6.

Chiaramente il mancato rispetto di queste indicazioni comporta delle sanzioni, che sono automatiche per gli esercizi commerciali, mentre, negli altri casi, sono valutati singolarmente. Ma come si valuta in concreto la tollerabilità? Continuità ed occasionalità sono requisiti essenziali.

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La Corte Costituzionale si è espressa proprio su questo punto, stabilendo che la durata della centrifuga di notte, non rientra nella casistica legale, salvo che sia disposto diversamente dal regolamento condominiale. In questo caso il condomino violerebbe il contratto sottoscritto per cui deve pagare la multa stabilita.