Come sopravvivere alla crisi climatica, la guida dell’IPCC

La guida dell’IPCC per sopravvivere alla crisi climatica: scopriamo le informazioni molto importanti da non sottovalutare 

guida di sopravvivenza per la crisi climatica
Crisi climatica – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Sappiamo bene che la crisi climatica che sta coinvolgendo la Terra continua a destare non poche preoccupazioni, non solo agli esperti e studiosi in materia. Ormai non è più necessario avere competenze scientifiche per capire che si tratta di un allarme serio che coinvolge tutti. I cambiamenti climatici, così repentini e devastanti, rappresentano sicuramente un modo che il pianeta sta utilizzando per ribellarsi dai mille soprusi a cui è stato sottoposto negli anni per mano dell’essere umano. L’agricoltura sta scomparendo, così come la produzione di fiori. Strettamente collegato è l’allevamento del bestiame. Fiumi in piena che si alternano a momento di siccità sconfortante.

Piogge violente ed incessanti che trascinano via interi pezzi di montagne, private dei loro alberi, appunto, dagli uomini. Il futuro del clima del nostro pianeta è nelle nostre mani ed è proprio per questo motivo che dall’IPCC arriva l’ultimo appello in cui si prega di ridurre le pericolose emissioni di gas serra. Tra non molto anni il riscaldamento globale raggiungerà il suo limite massimo, per questo la riduzione di gas serra è davvero fondamentale. Dunque, l’IPCC lancia quella che rappresenta oramai una vera e propria guida di sopravvivenza. Scopriamo quello che c’è da sapere al riguardo.

Sopravvivere alla crisi climatica: la guida dell’IPCC

crisi climatica: l'allarme dell'ONU non c'è più tempo
Termometro – Clima – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Il Sesto Rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici dell’ONU, chiarisce che l’essere umano ha ormai intaccato più del 70% dell’ecosistema marino ed anche quel che riguarda i terreni. Le ripercussioni sulla flora e la fauna sono devastanti, ma lo sono allo stesso modo per noi esseri umani. I casi di tumore, infatti, nel nostro paese, sono in continuo aumento.

Secondo l’ONU non c’è più alcun dubbio, né tantomeno ulteriore tempo da perdere: bisogna agire immediatamente. Il rapporto stilato dall’ONU sembra proprio essere l’ultima “chiamata” per noi per salvare il pianeta. Entro il 2030 le emissioni di gas serra dovranno, dunque, essere ridotte almeno del 50% per poi azzerarsi completamente nel 2050.

Il messaggio dell’ONU, comunque, vuole anche essere una speranza per il futuro, una presa di coscienza, che sia finalmente definitiva. Investire sulle risorse ecosostenibili e ridurre il consumo spropositato di auto per prediligere i mezzi pubblici, sono un esempio concreto per intraprendere una strada giusta verso quest’obiettivo di vitale importanza.

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