Fauna selvatica, il conflitto è acceso. Gli animalisti: “I cacciatori non sono i padroni”

Conflitto acceso tra cacciatori ed animalisti per quel che riguarda provvedimenti sulla fauna selvatica: scopriamone di più

boschi italiani: è conflitto per la salvaguardia della fauna selvatica
Bosco dall’alto – Pixabay – OrizzontEnergia.it

La convivenza tra esseri umani ed animali non è stata sempre semplice, su questa terra. Per quanto spesso, uomo ed animale, sono stati complici e persino legati dal punto di vista emotivo, ciò che è chiaro è che la natura dell’uomo ed i suoi interessi, non sempre combaciano con quelli degli animali. Negli ultimi tempi, abbiamo assistito ad avvenimenti di cronaca molto tristi, che hanno avuto come protagonisti, un animale, come un orso, ed un ragazzo. Purtroppo l’epilogo del loro improvviso incontro è stato il peggiore che si potesse immaginare, ma ciò che c’è da chiedersi davvero, forse, è se il nostro modo di comportarci è sempre rispettoso nei confronti degli animali. Probabilmente no. Sebbene l’essere umano abbia la fama di essere più “intelligente” e con diverse capacità importanti rispetto ad un animale, questa differenza spesso sembra caratterizzare più l’animale che l’essere umano. A Roma abbiamo visto delle bellissime specie di tartarughe  attaccate e  prese a calci da bambini, ad esempio.

Ovviamente, non siamo qui per dare colpe o illazioni sugli avvenimenti accaduti, ci occuperemo solo, in modo semplice, di analizzare questa ed altre situazioni che riguardano il rapporto tra animale ed essere umano. Un rapporto che spesso viene messo in discussione e che provoca scontri di pensiero anche abbastanza forti tra gli ambientalisti ed i cacciatori. Chi dei due avrà ragione? Gli animali, mi verrebbe da dire. E’ bene sottolineare, innanzitutto, che ciò riguarda la fauna selvatica. Gli animali che abitano i boschi, come ben sappiamo, vivono in uno stato completamente naturale e selvaggio. Fanno parte, comunque, del grande ciclo che mantiene in equilibrio il nostro ecosistema, quindi hanno, senza dubbio, un ruolo fondamentale, in questi termini.

La salvaguardia della fauna selvatica motivo di conflitto 

fauna selvatica: un argomento che divide i cacciatori e gli ambientalisti
Cucciolo di orso – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Purtroppo, sempre più animali selvatici sono invece a rischio estinzione, molti di essi sono prede ambitissime dai cacciatori. Proviamo solo per un attimo a pensare alla vita che svolgono questi animali nei boschi: loro vivono tranquillamente, cibandosi con quel che la natura offre, si riproducono e crescono – fino ad un certo punto – i loro cuccioli, fino a che non saranno in grado di procacciarsi da soli il cibo. Cosa fanno di sbagliato, quindi? Nulla, se non vivere la loro vita. Raramente gli animali selvatici sono predatori dell’essere umano, quando attaccano, lo fanno, infatti, per difendere se stessi oppure i loro cuccioli. Come fanno anche gli esseri umani, d’altra parte. Dopo questa breve panoramica, occorre parlare di quel che succede in questi giorni.

Proprio il 27 aprile si sarebbe dovuto discutere su un provvedimento riguardante la possibilità di ripristinare il Comitato Tecnico Faunistico-Venatorio Nazionale, che esisteva già diversi anni fa, ma che con il passar degli anni era stato abrogato. La discussione sul Comitato ha sollevato non poche polemiche, mettendo in conflitto gli Ambientalisti con i Cacciatori. Il ripristino del Comitato dovrebbe prevedere una rappresentanza minore da parte degli ambientalisti, che proprio non ci stanno. In questo modo, come spiegano gli ambientalisti, i cacciatori avranno più potere decisionale che potrebbe andare a discapito degli animali. La discussione del 27 aprile è stata rimandata, probabilmente per ripristinare ed approfondire quelli che possono essere gli aspetti strettamente tecnici della questione.

Il 27 aprile e la discussione per i rispristino del Comitato Tecnico Faunistico-Venatorio Nazionale

auna selvatica: un dibattito che divide i cacciatori e gli ambientalisti
Civetta – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Inutile dire che, la decisione di rimandare tale discussione, ha ancor di più acceso gli animi delle “fazioni” che si sono contrapposte. Senza entrare in quelli che sono gli elementi strettamente tecnici e politici della questione, quel che ci preme, riguardo questa situazione, è il benessere della fauna selvatica. Non volendo schierarsi né da una parte, né dall’altra, ma analizzando, nel modo più oggettivo possibile la situazione, mi verrebbe da dire che, sembrerebbe che, in ogni caso l’interesse degli animali sembra essere molto lontano. Come abbiamo già detto, la vita degli animali selvatici, la loro esistenza, è estremamente importante per il nostro ecosistema ed anche per la nostra stessa vita ed il nostro benessere su questa Terra.

Al WWF, sappiamo, è affidato il delicato compito di salvaguardare la salute ed il benessere degli animali. Ma come si è posto nei confronti de ripristino di questo Comitato? Ovviamente, come si può immaginare, il WWF si è mostrato subito contrario a questa possibilità, unitamente con gli ambientalisti, sottolineando da subito la speranza di rifiuto della richiesta da parte dello Stato. In realtà, come accade, tristemente, in molti casi, sembra più una specie di lotta di supremazia tra associazioni di cacciatori e quelle degli animalisti: ognuna di loro sembra interessata, più che altro, a far valere il proprio pensiero, più che curarsi di quello che potrebbe essere la scelta migliore per gli abitanti delle foreste e dei boschi.

La fauna selvatica essenziale per l’ecosistema 

la fauna selvatica a rischio
Cervo – Pixabay – OrizzontEnergia.it

In realtà, la questione riguarderebbe anche la possibilità, da parte dei cacciatori di abbattere animali sotto la richiesta delle autorità. Questo riguarderebbe casi “speciali”, che dovrebbero rappresentare un pericolo, per gli abitanti nelle vicinanze, per i paesi. Molte persone, infatti, soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti di cronaca, hanno mostrato paura per la presenza di alcune specie in particolare, che vengono considerate aggressive e pericolose per l’essere umano. Per questo motivo, la proposta ha trovato l’appoggio di non pochi cittadini, che come abbiamo visto, si sono, sin da subito, mostrati favorevoli all’abbattimento dell’animale. In effetti esiste anche chi a certi incontri, proprio con gli orsi, è sopravvissuto e che nonostante tutto non permetterebbe ad un animale di essere abbattuto.

Abbiamo assistito, molto di recente, anche alla volontà di rimuovere i castori, tornati ad essere più popolari in alcune regioni Italiane. Che sistemazione si potrebbe trovare in alternativa per questi animali? In realtà, non fanno nulla di male se non vivere nel loro habitat naturale, così come dovrebbe essere. Come abbiamo già detto e ribadito più volte, gli animali selvatici vivono nei boschi, nelle zone che fortunatamente sono ancora del tutto naturali. Si tratta della loro “casa”, tra gli alberi e la flora, altrettanto selvatica, di cui necessitano per la sopravvivenza. Si tratta di una situazione abbastanza delicata, occorre che si tengano bene in considerazione molti aspetti, in primis il benessere degli animali.