Niente più ricci di mare, in Puglia è stata sospesa la pesca per 3 anni

Addio ai ricci di mare in Puglia! E’ stata sospesa la loro pesca per 3 anni. Tutti i dettagli del provvedimento.

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Ricci di mare – Pexels – orizzontenergia.it

Una delle mete più ambite dell’estate italiana è sicuramente la Puglia. Con il suo mare cristallino e le sue grandi spiagge, questa regione del sud Italia attrae turisti da tutto il mondo.

A renderla famosa nel mondo però è soprattutto la sua tradizione culinaria che vede principalmente l’utilizzo del pesce nei suoi piatti. Tra i piatti più ambiti ci sono quelli a base di frutti di mare, specialmente i ricci, molluschi che da sempre vivono sulle coste della nota regione.

Tuttavia, negli ultimi anni, la pesca del riccio di mare ha causato gravi danni all’ecosistema marino. Per questo motivo, la Regione Puglia ha deciso di sospendere la pesca del riccio di mare per 3 anni, a partire dal 5 maggio 2023. 

I dettagli del provvedimento contro la pesca di ricci di mare

Stando alla legge approvata lo scorso 28 marzo dal Consiglio regionale, dal 5 maggio non sarà più possibile pescare ricci di mare in Puglia. 

Questa decisione è stata presa dopo anni di monitoraggio della situazione ambientale e della pesca del riccio di mare nella nota regione. Secondo gli esperti, la popolazione di ricci nella zona costiera pugliese è stata ridotta del 60% negli ultimi 10 anni, a causa della pesca eccessiva e dell’inquinamento del mare.

La sospensione della pesca del riccio di mare è quindi una misura necessaria per proteggere l’ecosistema marino e garantire la sostenibilità della pesca. Infatti, il noto mollusco è un importante indicatore biologico della salute del mare e della sua biodiversità. La riduzione della popolazione di ricci di mare non solo è sintomo di acque più sporche, ma può causare anche un effetto a catena sulla catena alimentare marina.

La sua pesca nel pugliese è stata oggetto di numerosi abusi e violazioni delle leggi sulla pesca e sulla tutela dell’ambiente marino. Molte imbarcazioni utilizzano tecniche di pesca illegali, come la raccolta del riccio di mare durante il periodo di riproduzione o la pesca in zone protette vietata dalla Legge.

La sospensione della pesca del riccio di mare in Puglia per ora è una misura temporanea, che ha lo scopo di consentire alla popolazione di ricci di mare di riprendersi e di rigenerarsi.

Nel frattempo, le autorità locali e i pescatori stanno lavorando per trovare nuove soluzioni e nuove tecniche di pesca sostenibile, che consentano di mantenere la biodiversità marina e di garantire una pesca sostenibile.

L’impatto economico ed ambientale della sospensione di pesca dei ricci di mare

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Vendita ricci di mare – Pexels – Orizzontenetergia.it

La sospensione della pesca del riccio di mare in Puglia avrà anche un impatto economico sulla zona. Infatti, la pesca del riccio di mare è una importante fonte di reddito per i pescatori pugliesi e per molte attività commerciali locali, come i ristoranti e le pescherie.

Tuttavia, la sospensione della pesca di questi frutti di mare non combacia per forza con la fine dell’attività economica legata alla pesca.

Al contrario, la sospensione della pesca del riccio di mare può essere l’opportunità per i pescatori e per le attività locali di rigenerare la propria attività, adottando nuove tecniche di pesca sostenibile e valorizzando le altre specie di frutti di mare presenti nella zona.

Questo provvedimento è stato accolto positivamente dalla maggior parte delle associazioni ambientaliste e dei pescatori della zona, che hanno da tempo sollecitato le autorità a prendere dei seri provvedimenti per proteggere l’ecosistema marino pugliese.

La speranza è che questo provvedimento funga da esempio per altre regioni marittime d’Italia e d’Europa, visto e considerato che i ricci di mare non vivono solo lungo le coste della Puglia.