Datura stramonio e belladonna, le piante delle streghe: gli effetti indesiderati

La datura stramonio e la belladonna sono considerate le piante delle streghe. Ecco tutti i loro effetti indesiderati.

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Fiore di datura stramonio – Pinterest – orizzontenergia.it

Il mondo vegetale è così vasto da non riuscire a tenere conto delle specie vegetali esistenti sul nostro pianeta. Esistono piante di tutti i tipi, ma alcune sono note per il loro essere misteriose e a volte anche pericolose.

Oggi, ad esempio, ci soffermeremo sulla datura stramonio e la belladonna, due specie da secoli associate alle streghe.

Si tratta, infatti, di piante utilizzate in antichità nella stregoneria e nella magia. Tuttavia, è bene conoscere queste piante visti i tantissimi e pericolosissimi effetti indesiderati nei nostri confronti.

La datura stramonio e la belladonna

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Pianta di belladonna – pinterest – orizzontenergia.it

La Datura stramonio è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee, la stessa famiglia delle patate e dei pomodori. Tuttavia, a differenza di queste comuni verdure, la Datura stramonio contiene delle alte concentrazioni di alcaloidi che possono essere estremamente tossici e persino letali.

Uno di questi alcaloidi, la scopolamina, è stato utilizzato per secoli come strumento per l’omicidio, il suicidio e l’avvelenamento. Non sono rari ancora oggi i casi in cui quesa pianta miete vittime. Questa pianta è anche conosciuta come l’erba delle streghe o corno del diavolo, a causa della sua associazione con la magia nera e la stregoneria.

La pianta può crescere fino a 1,2 metri di altezza e ha steli e foglie che sono seghettati ai margini. I fiori sono di colore viola e si aprono solo di notte, attirando falene per la impollinazione.

La pianta produce noci spinose che sono estremamente tossiche e non dovrebbero mai essere ingerite. Gli effetti della pianta sono sia sedativi che allucinogeni, motivo per cui è stata utilizzata nella stregoneria per secoli.

La belladonna, d’altra parte, è forse la pianta più velenosa conosciuta in medicina. Appartiene anch’essa alla famiglia delle Solanacee e cresce spontaneamente in molte parti del mondo.

La pianta contiene alte concentrazioni di alcaloidi tropanici, ma il più pericoloso è l’atropina, che può causare delirio, allucinazioni e persino la morte. La pianta è anche chiamata belladonna mortale, proprio per via dei suoi effetti funesti.

La belladonna è stata utilizzata per secoli per le sue proprietà psicoattive, con documenti risalenti persino all’antica Grecia e all’anticaRoma. E’ stata anche utilizzata in medicina, principalmente come sedativo e per alleviare il dolore. Tuttavia, a causa della sua tossicità, non dovrebbe mai essere utilizzata senza supervisione medica.

Le precauzioni da prendere

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Bacche di belladonna – pinterest – orizzontenergia.it

Sia la datura stramonio che la belladonna devono essere maneggiati con estrema cura, poiché anche piccole quantità delle piante possono essere letali.

Gli effetti di queste piante, come accennato in precedenza, possono includere allucinazioni, delirio, nausea, vomito e persino la morte, motivo per cui è essenziale imparare a riconoscere.

È importante notare che queste piante non sono pericolose solo per gli esseri umani, ma possono anche essere dannose per gli animali. Gli animali domestici e  dovrebbero essere tenuti lontani, poiché anche una piccola quantità di ingestione può essere letale.

Se stai considerando di coltivare queste piante, è importante prendere tutte le precauzioni necessarie. Indossa guanti e abbigliamento protettivo quando maneggi le piante e tienile lontane da bambini e animali domestici.

Queste piante non dovrebbero essere coltivate in aree in cui possono essere facilmente raggiunte da bambini o animali domestici, e qualsiasi rifiuto delle piante dovrebbe essere smaltito con cura.

Tuttavia, il nostro consiglio è di lasciar perdere la coltivazione di queste piante, essendo così pericolose per la nostra vita. Il mondo è così pieno di piante non letali tra le quali scegliere, così da poter praticare il giardinaggio senza correre rischi.