Ormoni radicanti, i 5 più potenti realizzati in casa

Ormoni radicanti, metodi alternativi per creare nuove piantine. I 5 più potenti realizzati in casa in modo facile ed efficiente, come? Inizia a dirigerti in cucina e vedrai meraviglie.

metodi alternativi
La cannella per far radicare le piante(Canva-Orizontenergia.it)

Oggi ci viene incontro un canale che svela il segreto di ben 5 metodi per farla radicare le piantine che più amiamo. Circondarsi di verde fa bene al corpo e alla mente. È tutta un’altra cosa quando, al risveglio, spalanchiamo le imposte della nostra dimora e visioniamo una distesa Green.

Che sia un giardino, un orto oppure che la nostra casa ha la fortuna di essere lambita da un parco davvero non c’è paragone. Il verde è vita ed è essenziale alberi fiori piantine tutto è utile per dare serenità al nostro modo di vivere

Tante volte vorremmo duplicare una piantina oppure una spezia che tanto ci piace. Altrettante volte non conosciamo un sistema adatto per fare un trapianto del genere niente paura perché oggi navigando sulla rete si possono trovare tanti metodi che ci vengono in aiuto. Guardiamo bene cosa significa radicare.

In pratica è quanto un rametto se viene ben piantato nasce una vera e propria pianta. Per fare in modo che questo si realizzi deve appunto metter radici. Uno dei sistemi infallibili si trova nella nostra dispensa ed è il miele. Il lavoro sacrosanto delle api, è un ottimo ausilio se viene destinato a questo uso particolare.

Ormoni radicanti casalinghi: 5 metodi per ottenere dei duplicati d’eccezione delle piantine preferite

concime naturale
Aloe per il nutrimento(Canva-Orizzontenergia.it)

Dunque ora prendiamo il ramoscello che vogliamo piantare, facciamo l’esempio del rosmarino. Ne tagliamo un pezzetto lo puliamo ben bene e tagliamo nella parte bassa ad angolo di 45 gradi. Si otterrà un nutrimento più veloce. Il rametto viene passato nel miele che avremmo messo in un bicchierino e poi dopo lo metteremo nel vasetto che abbiamo preparato in precedenza. Lo interriamo per bene ed è fatta.

Un altro metodo è la polvere di cannella, più o meno il procedimento da fare è lo stesso solo che i rametti devono essere prima bagnati in acqua e poi tuffati nella cannella in modo che si appiccica bene lungo la superficie. Si può passare a metterli anche questi nel vasetto. Passiamo alla terza tecnica.

Qui il protagonista è l’aloe, conoscete tutti le grandi proprietà di questa pianta cicatrizzante e nutriente. Bene prendete l’arbusto che volete far radicare e intingete la base con il succo dell’aloe: procedete a interrare in un vasetto e aspettata qualche giorno. Mi raccomando tenetelo esposto al sole.

Passiamo al quarto sistema sempre efficace al pari degli altri e sempre casalingo. Per caso oggi volevate cucinare le lenticchie? Ottimo perché ascoltate cosa dovete farne. Prendetene qualche cucchiaio e immergetele in acqua. Fate riposare per il tempo necessario. Ci vorranno all’incirca due ore. Tutto questo tempo? Ebbene sì.

Devono liberarsi le proprietà del legume gustoso e ricco di proteine, terminato il tempo di ammollo, filtrate il tutto e tenete gelosamente l’acqua del bagno. Immergi gli stecchetti delle piantine che vuoi radicare: in meno di un mese presenteranno tutti i classici filamenti che fuoriescono dal rametto.

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Lenticchie rosse in ammollo (Canva-Orizzontenergia.it)

L’ultima tecnica che il video ci presenta è quello che si dissocia dal metodo casereccio. In pratica è un concentrato di vitamina c conosciuto anche come acido ascorbico. Avete presente quelle piccole tavolette circolari effervescenti si è riferito proprio a questo quindi si fa sciogliere una pastiglia in un bicchierone d’acqua e si immergono i ramoscelli puliti. Dopo circa un quarto d’ora si trapiantano in un vasetto e si innaffia con la restante acqua della pasticca.

Provateli perché, vi assicuro, che sono portentosi. Ora vi aggiungo il metodo che usava la mia cara bisnonna scomparsa a pochi mesi dal compiere un secolo di vita. Donna ardua che ha passato due guerre e che era un’ottima massaia di casa. Amava le piante e tendeva a duplicare i gerani perchè proteggevano dalle zanzare.

Prendeva un rametto, lo puliva e lo immergeva in poca acqua e caffè. Un metodo curioso ma vi assicuro che dopo una settimana vedevo già spuntare qualcosa bianco e lucente e gridavo alla mia grandma: “Nonna, alla pianta le sono cresciuti i capelli!” Lo pensavo davvero!…Ricordi meravigliosi della sapienza di un tempo passato.