Ipotizzate e pensate un cervello umano simulato al pc, cosa ne verrebbe fuori? Non occorre andare lontano, basta scrutare il progetto europeo appena concluso.
Era il 2013 quando l’Unione Europea lanciava The Human Brain Project, in altri termini, l’ambizioso progetto da 1,3 miliardi di euro. La mission era quella di creare una simulazione completa degli 86 miliardi di neuroni e 100 trilioni di sinapsi che insieme compongono il nostro cervello umano. Insomma, un passo in avanti necessario per capire come funzioni realmente il cervello e cosa fare per coglierne ogni peculiarità.
Anche – anzi, soprattutto – per quanto riguarda l’aspetto delle malattie, un modo per meglio studiarle e capire come intervenire a difesa della salute. Dal 2013 al 2016, i governi di molti altri stati hanno finanziato delle iniziative similari tese alla conoscenza capillare del nostro cervello umano. Dagli Stati Uniti al Giappone. Seguono quindi la Cina, l’Australia, la Corea e il Canada.
Cervello umano simulato al pc, risultati
Risale a dieci anni fa la fase della Big Neuroscience: elargite somme immense ed obiettivi ambiziosi, sono queste idee che però rischiano di far prosciugare le risorse a discapito della “piccola scienza” attuata e portata avanti con coraggio nei molti laboratori attivi in questo campo.
Ora che siamo arrivati al 2023 e lo stiamo per concludere, viene da dire: ma a che punto siamo con la ricerca? Cosa sta accadendo? Si sono raggiunti gli obiettivi prefissati? Un decennio vario, un mix di successi e i fallimenti che in alcuni casi hanno deluso le aspettative iniziali, per dirla in altri termini non vi è stata alcuna simulazione del cervello umano all’interno del contesto comunitario.
Una sensazione strana ci lascia questa mancanza, sapevamo quanto fosse difficile ma una parte di noi lo sperava di sbagliarsi. E quindi, dato che la simulazione non ha avuto luogo viene allora da domandarci se ne è valsa la pena. Una domanda a cui di primo impatto non faremmo che storcere il naso, delusi da questa mancanza.
Nel 2017 è stata fondata la International Brain Initiative, che racchiude insieme tutti i gruppi di Big Neuroscience (compreso lo Human Brain Project), lo scopo è quello di promuovere una collaborazione globale più efficace. Trattasi di un’iniziativa potente che vuole trarre il suo punto di forza dalla condivisione, sarà questo medesimo quindi il primo obiettivo da raggiungere.