Borsa pastore, la pianta officinale dalle proprietà antiemorragiche

Una delle piante officinali più diffuse e più apprezzate in fitoterapia è la cosiddetta Borsa o Sacca del Pastore. Ecco le maggiori proprietà

Borsa pastore
Borsa pastore (Pexels) – orizzontenergia.it

Le officinali sono piante dotate di proprietà terapeutiche e, per queste proprietà, sono molto utilizzate nell’industria farmaceutica. Oggi portiamo all’attenzione una pianta officinale, estremamente comune, su tutto il territorio italiano. La Borsa pastore o borsa di pastore, in alcune regioni anche Sacca del Pastore. E’ una pianta di categoria erbacea annuale, quindi disponibile tutto l’anno, ma le proprietà attive, raggiungono la loro massima funzionalità nel periodo della primavera e dell’autunno.

Quindi lontane dai climi estremi di estate e inverno. Questo periodo di maggiore efficacia è noto come tempo balsamico, ogni pianta ne ha uno e per poterle usare al meglio, l’utilizzatore inesperto dovrebbe studiare questi periodi specifici. La borsa pastore, ha proprietà antiemorragiche e regolatrici del flusso mestruale. I modi per assumerla sono diversi, ma quelli più utili risultano essere l’essiccazione e la tintura.

A cosa serve la Borsa del Pastore

Borsa Pastore, rametto
Borsa Pastore, rametto (Pexels) – orizzontenergia.it

Per poter effettuare queste operazioni è necessario che la pianta venga sminuzzata. Raccogliete un mazzetto, prendendo solo la parte aerea e portatela a casa. Su un piano dividete la parte finale più coriacea dallo stelo morbido. Se però, anche in quella parte, saranno visibili foglie, allora potrete anche lasciarla. Questa pianta è estremamente riconoscibile per la sua particolare foglia. Dei sacchetti che ricordano la forma di un cuore, della grandezza di mezzo centimetro circa. Pulita la struttura, non resterà altro da fare se non sminuzzarla. Adesso le vie da seguire per completare l’opera sono due.

Le proprietà principali

Porre il composto su un panno, lontano da fonti di calore e lasciarlo essiccare, oppure macerare in alcool tra i 30 e i 40 gradi (distillati), per almeno due settimane. Le dosi da seguire sono, 390 ml di alcool a 96 gradi e 610 ml di acqua, più il composto. Perché la tintura sia pronta dobbiamo macerare il tutto al sole o vicino ad una fonte di calore. Quest’ultimo composto si può assumere via bocca, prima delle mestruazioni per regolarizzare il flusso o per via esterna, come disinfettante di ferite. Anche molto utile per fare dei pediluvi sulle gambe appesantite. Badate a ripetere, stagionalmente, la creazione di questi composti, poiché dopo un tot di tempo, le proprietà officinali, come per ogni pianta, vanno via via scemando.