Come si leggono i codici sulle uova: capirai tante cose

Codici sulle uova: sai decifrarli? Il vademecum per imparare e capire cosa indicano per comprendere cosa stiamo acquistando e cosa mangeremo

Codici uova come leggerli
Uova nel pollaio (Canva) -Orizzontenergia.it

Un tempo bastava andare nel pollaio, rovistare tra la paglia e portare a casa delle belle uova fresche, perfette da mangiare anche crude. Oggi, purtroppo, funziona in maniera del tutto diversa e le uova si acquistano al supermercato, in confezione da 6, o anche più grandi o piccole, in base alle necessità. Arrivano da allevamenti industriali ma non solo.

C’è chi ha ancora la fortuna di poterle avere fresche in casa o acquistarle dal vicino o dall’agricoltore di fiducia, ma per la maggior parte delle persone, in Italia, questa pratica rimane un miraggio. Ma quando compriamo le uova sappiamo leggere i codici che ci sono sopra? È importante sapere e capire cosa indicano perché ci consento di comprendere molte cose su quello che stiamo comprando e che poi mangeremo.

Codici sulle uova: come decifrarli

Codici uova cosa significano
Codice presente sulle uova del supermercato (Canva) -Orizzontenergia.it

Decifrare i codici che ci sono sulle uova è molto più semplice di quello che si pensa ma come suggerisce anche Cookist c’è da fare attenzione ai dettagli. La prima cifra, infatti, indica il tipo di allevamento: lo 0 corrisponde ad un allevamento biologico in cui le galline stanno all’aperto e vengono nutrite biologicamente. Il numero 1, invece, indica che le galline vengono allevate all’aperto, ma senza specificare il tipo di nutrizione.

Con il 2 ci comunica che le uova vengono deposte a terra in un allevamento che si trova in edifici chiusi, ma in cui le galline sono libere. Il 3, infine, indica che le uova arrivano da un allevamento in cui le galline stanno in gabbia. Ecco allora che i numeri più bassi, se così vogliamo dire, ci indicano che l’allevamento è certamente migliore, da quello biologico a quello che si svolge all’aperto.

Nel codice c’è da guardare, però, anche lettere e cifre successive al primo numero che indicano la provenienza delle uova. IT, ad esempio, corrisponde all’Italia. Seguono, poi dei numeri: i tre centrali compongono il codice ISTAT del comune di produzione, seguito dalla sigla della provincia di produzione. Le ultime tre cifre, infine, designano il nome dell’allevamento, informazione molto importante che consente, in caso di necessità, di individuare subito il produttore. La dicitura DEP indica la data di deposizione: da quel momento, le uova dovrebbero essere consumate entro 28 giorni per non incorrere in rischi.

Quali uova acquistare?

Come anticipato, certamente, in base a questo sistema le uova più sostenibili, controllando sempre l’etichetta, sono quelli che riportano il codice 0, e quindi biologiche o l’1 con galline allevate all’aperto, sicuramente meglio di quelle che prevedono un allevamento a terra o in gabbia. I primi due consentono alle galline di avere comportamenti molto più vicini a quelli naturali e dunque stare all’aperto, raccogliere vermi ed insetti nell’erba e trarre giovamento per il loro stato di salute stando proprio all’aria aperta e alla luce naturale. Queste galline si ammalano di meno e per questo sono meno sottoposte a trattamenti con farmaci e antibiotici con conseguenza positive sull’animale e dunque sulla carne come anche sulle uova.