Piante per l’acquario, quali sono le più adatte e le più decorative

Allestire un acquario è divertente, ma richiede molto tempo e una certa attenzione: quali piante decorative inserire? Vediamo le migliori.

Acquario con pesce Scalare, neon e rasbore
Acquario con pesce Scalare, neon e rasbore (Orizzontenergia.it)

L’allestimento di un acquario richiede davvero tanto tempo, ed io ne so qualcosa, essendo da decenni un grande appassionato. Abbellire la vasca è divertente e stimolante. Immaginare cosa mettere al suo interno, come decorarla, quali pesci e quali piante inserire, è davvero stimolante. Inoltre, osservare quel micro-mondo creato in casa, con le proprie mani, comporta anche una certa pace interiore.

Come sempre, bisogna agire nel rispetto degli animali, perciò bisogna informarsi prima di acquistare tutto il necessario. Bisogna obbligatoriamente tenere presente il rapporto tra misura della vasca e numero di pesci, nonché la specie che si intende inserire. Se l’acquario è piccolino, al suo interno potremo mettere solo specie che rimangano di dimensioni limitate, e che non crescano troppo. Il segreto per mantenere i pesci in salute e farli vivere a lungo è quello di non sovrappopolare l’ambiente, e di scegliere due o tre specie diverse (ma delle stesse dimensioni e caratteristiche), senza fare mille miscugli.

Quali sono le piante decorative più adatte da inserire in un acquario

Acquario ben allestito
Acquario ben allestito con piante vere e sabbia (Orizzontenergia.it)

Come accennato, l’allestimento di un acquario richiede tempo e conoscenze. Non solo i pesci richiedono grande cura, ma anche le piante, non semplicissime da gestire. In tanti risolvono inserendo in vasca le piante finte. Ormai nei negozi si trovano piante finte davvero spettacolari, che sembrano reali, perciò potrebbero essere un’opzione interessante per chi ha poca esperienza o per chi non ha troppo tempo da dedicare alla cura dell’acquario.

Tuttavia, il fascino della natura non ha eguali, le piante vere sono uniche, belle, decorative, e inoltre crescono in armonia con l’ambiente, cosa che ovviamente le piante finte non possono fare, lasciando l’acquario statico, sempre uguale. Anche nel caso delle piante, occorre essere informati, e inserire quelle più adatte al tipo di acqua e al tipo di pesci. Devono essere belle e decorative, ma devono rispettare l’ecosistema.

Alcune sono piante molto comuni, adatte in tutti gli acquari, tra l’altro sono anche di facile coltivazione. Ad esempio, tra le specie più diffuse troviamo la Vallisneria Gigantea. È una pianta da sfondo a crescita rapida. E poi troviamo la Limnophilia, che si adatta a diverse profondità, oppure la Ceratophyllum, adatta anche per i neofiti.

L’arte di arredare un acquario: le piante vere da inserire per creare il perfetto ecosistema

Se non si possiede il termometro riscaldatore, quindi si hanno i pesci rossi (non i tropicali, i quali devono vivere in acqua tiepida-calda, sui 23°/25°), potrebbe andar bene la Hygropila Polisperma, dalla crescita lenta, molto fitta e anche molto bella. E ancora, l’Egeria Densa, esteticamente davvero affascinante. Altra piantina decorativa è la Anubis Nana, dalle radici scoperte, mentre, una pianta che fa da tappeto erboso è la Echinodorus Tenellus, che favorisce anche la riproduzione dei crostacei.

Le piante vere non sono soltanto un complemento di arredo in acquario, ma favoriscono la salute dell’ecosistema, diffondendo ossigeno e filtrando i detriti inquinanti dell’acqua. A proposito di acqua, se non si dipone di un impianto depurativo, si può acquistare acqua osmosi al negozi di pesci. Oppure, se l’acqua di casa non è particolarmente pesante, la si può utilizzare tranquillamente, versando poi, nel momento del cambio dell’acqua (un sesto del volume totale, una volta al mese), il biocondizionatore per neutralizzare gli agenti inquinanti.

Con le piante vere bisogna aggiungere fertilizzanti, fornire un’adeguata illuminazione, e molto altro ancora. Insomma, si tratta di un lavoro delicato. Meglio sempre chiedere consigli al negoziante. Dopotutto, l’allestimento dell’acquario è considerato una vera e propria arte, definita “aquascaping“, dove in Giappone, e da qualche tempo nel resto del mondo, è una disciplina molto rispettata.