Rifiuti elettrici ed elettronici, come smaltirli in modo corretto

Nelle nostre case sono spesso presenti rifiuti elettrici ed elettronici di cui non riusciamo a disfarci: ecco come smaltirli nel modo giusto.

dove buttare rifiuti elettronici come fare
Come smaltire i rifiuti elettrici ed elettronici (Orizzontenergia.it)

Lo smaltimento scorretto dei rifiuti può avere enorme impatto negativo sull’ambiente e, in epoca di crisi climatica, ciò non è di certo auspicabile. Smaltimento scorretto significa infatti meno riciclo e meno riciclo significa sfruttamento indiscriminato di nuove risorse. I processi di produzione e smaltimento, a loro volta, sono dispendiosi sia in termini energetici che economici, nonché in quelli di emissioni di gas serra, dannosi per il pianeta.

Imparare a smaltire i rifiuti nel modo giusto e, soprattutto, comprendere l’importanza del riciclo è dunque di fondamentale importanza, in un’ottica di economia circolare. Eppure, non tutti i rifiuti sono uguali, per questo motivo la raccolta differenziata va fatta seguendo regole ben precise, che spesso sono fornite dai propri enti comunali. In alcuni casi, inoltre, vi sono apparecchi di cui non possiamo disfarci direttamente a casa in attesa che passino a ritirarli con la raccolta porta a porta.

Come disfarsi dei rifiuti elettronici: scegli una delle tante opzioni

regole smaltimento rifiuti elettronici
Cellulari vecchi (orizzontenergia.it)

Stiamo parlando dei rifiuti elettrici ed elettronici, definiti con la dicitura Raee (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Ne fanno parte vecchi telefoni, tablet, piccoli e grandi elettrodomestici, smartphone e, più in generale, tutti i rifiuti di tipo elettrico o elettronico. Il loro smaltimento deve passare attraverso canali ben precisi, ecco dunque di seguito alcune delle strade che possiamo percorrere.

Una delle opzioni è portare il vecchio apparecchio elettronico in un negozio specializzato in elettronica. In base alla dimensione dell’oggetto varranno queste due regole:

  • uno contro zero, per apparecchi fino a 25 cm (lato più lungo). Ad esempio tablet o cellulari, phon, rasoi, spazzolini, ma anche piccoli elettrodomestici per cucina come tostapane o spremiagrumi.
  • Uno contro uno: per i prodotti di grandi dimensioni potremo fare uno scambio col venditore. Acquistando un elettrodomestico, ad esempio, il negozio sarà tenuto a prenderne uno indietro e sarà poi lui l’incaricato dello smaltimento.

Si potrà poi scegliere di rivolgersi all’azienda urbana di raccolta rifiuti per segnalare la presenza di rifiuti speciali, oppure recarsi alle isole ecologiche previste dal proprio comune.

Premi in denaro per chi ricicla i vecchi telefoni: lo vuole l’UE

Per incentivare il riciclo di questi oggetti, inoltre, l’Unione Europea ha deciso di proporre premi in denaro per tutti coloro che decideranno di disfarsi dei vecchi apparecchi. All’interno di computer, smartphone o tablet, infatti, sono presenti metalli preziosi e materiali riciclabili fino al 90%. Alcuni esempi sono le componenti metalliche, oppure il litio e il cobalto usati per le batterie che li alimentano.

Eppure il tasso di riciclo in Europa è fermo solo al 5% e si stima che nei nostri cassetti si nascondano 700 milioni di vecchi dispositivi elettronici non utilizzati. Nell’ambito del Green Deal, dunque, l’Europa ha dichiarato: “incentivare la riparazione e il riutilizzo di piccoli dispositivi elettronici, nonché il riciclo dei rifiuti di tali apparecchiature, sosterrà il passaggio a un’economia circolare, contribuirà alla sicurezza dell’approvvigionamento di materie prime e migliorerà l’autonomia strategica dell’Europa“.